Il bambino sorriso
Testo di Cecilia Trinci e disegni di Monica Trinci
Questa è la seconda storia nata nel primo lockdown. La seconda perché si riferisce al secondo nipotino di una nonna e di una zia molto affrante da quei giorni di lontananza. Secondo nipotino ma non secondo per amore, perché lui è la prova di come l’amore si moltiplica sempre alla pari e non si divide mai.
C’era una volta un bambino che volle fare il fratellino.
Non ci fu nulla da fare. Lui voleva fare il Fratellino.
Voleva fare il fratellino minore, perché sapeva bene quanta fortuna c’è nell’avere un bambino più grande che ti prende per mano e ti porta nei giochi e nei boschi, nei fiori e nelle farfalle, nelle corse e nel sole.
Lui, il suo fratellino lo aveva scelto. Lo aveva visto che saltava qua e là in una casa sui monti e gli era piaciuto tanto, ma così tanto che a tutti i costi voleva crescere con lui.
Così nacque un giorno d’estate molto caldo. Il fratellino lo aspettava da tanto tempo. E’ bellissimo farsi aspettare con ansia.
E il bambino-sorriso lo sapeva bene.
Così quando nacque era già felice. Felice di essere un bambino e felice di essere un fratellino.
Da quel giorno imparò l’arte del sorridere.
E diventò sempre più bravo. Rideva con la testa indietro, esplodendo in risate che partivano dalla punta dei piedi, attraversavano la pancia e il cuore e arrivavano al faccino rotondo come uno scoppio di migliaia di stelle.
Rideva quando ballava, quando mangiava la pappa buonissima, quando giocava, quando leggeva i “brini” sul letto con la mamma o il babbo. Ma soprattutto rideva quando il fratellino faceva le facce buffe, o faceva quei discorsi lunghi e complicati che dovevano essere fantastici e rideva quando lo vedeva fare le bizze e si arrabbiava di niente.
Rideva, il bambino sorriso, e tutto il mondo si illuminava. Le stelle si accendevano, le fate cantavano e il mondo girava al contrario, ballando in una giostra di cristallo che rimandava mille riflessi arcobaleno. E tutti non potevano fare altro che ridere con lui
Avete stoffa sorelle Trinci
Chilometri di tessuto colorato….da leggere, da disegnare, da scrivere
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stupenda anche questa, davvero tanto…brave!
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Tutti i bambini dovrebbero essere bambini-sorriso…..
Una storia dolcissima e dolci i disegni
Brave!
Grazie
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Un concentrato d’amore in parole e disegni, la capacità d’amare ci rende l’amore.
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Favola fresca e semplice che fa bene al cuore
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Che bello il bambino sorriso.Bella la storia belli i disegni.Anxhe i sorrisi hanno mille colori.
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