Incontro virtuale – 23 febbraio 2021

con Cecilia Trinci

Dopo un’analisi della bella produzione di scritti della scorsa settimana abbiamo ripreso uno dei “nostri” giochi preferiti ad occhi chiusi. Abbiamo pensato alla stanza in cui ognuno si trova, a cosa rappresenta per noi e abbiamo descritto senza guardarlo un oggetto presente che amiamo e che ci viene in mente per primo.

Abbiamo anche parlato di Pedro Cano e del video che avevo condiviso e di due aspetti in particolare di cui parla:

-“con pochi colori mi piace risolvere le cose”

-La bellezza del BEN FARE, cioè l’uso di una buona tecnica che deve accompagnare un bella ispirazione

Due concetti che si adattano bene a qualsiasi forma di arte e anche alla scrittura che in particolare ci riguarda. A questo proposito abbiamo ricordato il valore della sintesi e della tecnica corretta.

Con Tina abbiamo ripreso il tema del bianco nell’acquarello che conferma la bellezza del “non detto”. Un quadro come una pagina è più bella se non è satura di tutto, se lascia spazio alla fantasia di chi legge (o guarda).

Abbiamo analizzato anche la bellezza dell’incontro tra talenti che accade a volte nel gruppo quando si lavora su uno stesso spunto o addirittura quando si lascia che un proprio testo venga arricchito da qualcun altro, come nel caso dello spaventapasseri di Rossella arricchito dal disegno di Lucia.

Altri esempi sono accaduti proprio ieri sera, come la chitarra citata da Sandra come oggetto preferito e la chitarra di Simone che hanno evocato una grande amicizia del passato.

Notevole il valore dei documenti autografi ricercati e raccolti da un tempo lontano.

La settimana ci vedrà attivi sulla ripresa degli appunti (verbali o scritti) presi sull’oggetto che abbiamo descritto a voce.