I tre personaggi si incontrano a Sorrento: il casolare in campagna di Rossella B.

Incontrarsi – di Rossella Bonechi

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Dalle finestre del casolare nella campagna di Sorrento il sole bianco e sciabolante di inizio inverno illuminava il suo salotto, una stanza che sembrava il magazzino di un rigattiere; non buttava via mai niente, tutto aveva un significato per lui e quello che non lo aveva lui sapeva che in seguito lo avrebbe mostrato. La sua scarsa avvenenza fisica aveva fatto sì che in quella casa ci vivesse da solo e lui nel tempo aveva occupato anche gli spazi destinati ad una mancata compagna di vita. Stava bene tra le sue cose, tra i mucchi di riviste polverose, vasi sbreccati, specchi sbilenchi e vecchie stampe ingiallite e questo suo stare in pace si rifletteva nel sorriso mite e franco che le persone in paese conoscevano bene.

In questa mattina fredda ma luminosa il campanello della porta interruppe il suo lavoro e posati cacciavite e occhiali sul tavolo ingombro si affacciò a veder chi fosse: una ragazza, che batteva i piedi infreddolita nell’attesa e facendosi mille domande in una manciata di secondi, si affrettò per questo ad aprire. Lei, salutando, spiegò timidamente di essere la figlia del vicino, insomma…non tanto… diciamo della casa che si intravedeva oltre l’uliveta. Boh…non sapeva nemmeno che il vicino avesse una figlia, conosceva solo i cinque ragazzoni che coltivavano i campi e che ogni tanto incontrava in paese. “eh, lo so – disse lei – non ho grandi qualità e non mi piace mettermi in mostra, a volte anch’io penso di non esserci. Anche ora mi vergogno un po’ di disturbarla ma avrei proprio necessità di un aiuto; questo non funziona più e non so come fare, in casa non c’è nessuno e quando tutti torneranno dev’essere pronto.” Intanto si guardava intorno mentre lui sorridendo apriva scatole e scatolette piene di viti, bulloni, guarnizioni, ferretti e tutto quello che vedeva le sembrava come un Gran Tesoro. “Ci penso io, siedi e aspetta un po’ che  penso di avere ciò che occorre”. E così fu che le risolse il problema.

Il sabato seguente andò in paese e all’ufficio postale gli si avvicinò un tipo alto e col volto cotto dal sole del Sud che in modo un po’ burbero lo ringraziò: era il padre della ragazza, che lo invitò pure a prendere un caffè da loro appena avesse voluto.

Una storia da niente, un piccolo episodio di un paese alla periferia di un altro paese, Sorrento, che però trasformò in una piccolissima comunità chi fino ad allora non si conosceva nemmeno.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “I tre personaggi si incontrano a Sorrento: il casolare in campagna di Rossella B.”

  1. Bella questa storia che è tutto meno che una storia da niente sottobil sole “sciabolante” nell’inverno di Sorrento.

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  2. La dolcezza quieta e rassicurante di un vicino che dice: “Ci penso io, siedi e aspetta un po’ che  penso di avere quel che occorre”.

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  3. tu dici ” una storia da niente” illuminata dal sole giusto, una piccola realtà che trasformandosi, si forma!

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