Prévert e l’invecchiare con tenerezza di Tina

Questa cosa sempre nuova
Che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l’estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere

SORRIDERE,RIDERE, SOFFRIRE, INVECCHIARE……….. – di Tina Conti

Photo by Jasmin Wedding Photography on Pexels.com

Gli zoccoli ticchettavano per il paese scendendo  i vicoli  fatti di gradini, su e giù.

Ero già una donna a dodici anni, il paese di villeggiatura guardava il mare da una collina, tutto  mi sembrava un sogno.

Con l’autobus si scendeva in spiaggia, era la prima vacanza senza i genitori.

Non ricordo come lo conobbi, ma fui  subito presa da lui.

Il mio cervello era dirottato al  suo pensiero, mi illuminavo e vibravo.

Il vero colpo di fulmine, non mangiavo, non dormivo, pensavo sempre a quel ragazzo dolce, sensibile lungo lungo.

Due settimane dopo il ritorno a casa, passò tutto come un raffreddore.

Mi disturbava anche  il pensiero di quella malattia.

Poi, altre storielle, simpatie, serate romantiche a ballare nei primi pomeriggi di

giugno sulla rotonda sull’Arno.

Incontri alle feste accompagnando amiche già accoppiate che ti presentavano l’amico del cuore del loro ragazzo.

Cose che ricordo a malapena.

Con lui, abbiamo festeggiato i cinquanta anni insieme, non una festa, ma tanti

piccoli  eventi, una gita di due giorni, un pomeriggio libero, una scappata imprevista.

Questi anni sono scappati via come rondini, come  le stagioni  dell’anno  con i colori  e le intemperie.

L’emozione di tutti i giorni però continua ancora, avvolgendoci quando stiamo insieme. Ridiamo tanto, discutiamo e rimaniamo un po’ imbronciati per poi riappacificarsi prima di sera.

Quanti giorni insieme ancora, ci chiediamo, perché sprecarli.

Facciamo i propositi, i progetti, ancora troppi e poco realizzabili.

Meglio una passeggiata e un bel film di cui parliamo per giorni, un pensiero sui nostri nipoti, sulle cose che potremmo fare ancora con loro, oltre alla giornata all’acqua park e alla settimana al mare da soli con tutti e cinque.

Poi, ci godiamo un tempo di coccole, di riflessione sulle cose fatte, la gioia di vedere crescere  gli alberi che abbiamo  piantato insieme troppo vicini  per lui, giusti per me.

Uno sguardo sul domani, sul percorso da fare  per non intristirsi e mantenere dignità e vitalità. Servono  i gesti quotidiani dell’amore, aiutarsi, aspettarsi, stare attenti alle cose, prendersi  cura. L’uno dell’altro.

L’imbianchino che a casa nostra finiva di verniciare le porte  e era stato con noi per diversi giorni, facendo pause caffè e chiacchierate su  figli e famiglia ha trovato una bella espressione vedendo il rituale del mattino sulla porta di casa: “Il marito PASSA DOGANA!”, abbiamo riso e riflettuto, mentre io controllavo che tutto fosse presentabile, senza macchie e con accostamenti giusti.

Anche questo fa pare del prendesi  cura, poter essere visti  con gli occhi dell’altro e sopportarne  le critiche, non tenerne di conto e ignorarle ma sapere  che ci fa piacere essere sempre al centro dell’attenzione.

Io mi emoziono sempre  agli appuntamenti, quando lo vedo arrivare  con il passo  meno deciso e un po’ rallentato rispetto a quello bersagliero di un tempo ma sempre con quel suo bel sorriso e l’entusiasmo del nostro primo incontro.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “Prévert e l’invecchiare con tenerezza di Tina”

  1. Davvero spettacolare questa ricetta magica di un lungo amore, questo scorrere del tempo tenero, vicino, questo darsi la mano e prendersi cura, accettarsi, accarezzarsi con lo sguardo e conservare il tremito del primo giorno. Un trattato in poche parole!

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  2. Mi piace questo stare insieme vivo
    Il ricordo del passato, i gesti del presente,i progetti per il futuro e lo straordinario entusiasmo del primo giorno

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  3. Sembra un amore appena nato e invece un pò di anni sono passati. Ancora con tanti progetti e tante attenzioni l’uno per l’altro.

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  4. il racconto di una vita bella e piena di gioia da tramandare ai nipoti perché ne seguano l’esempio, molto bello Tina

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  5. Il dipanarsi di una vita in due fatta di tante cose della quotidianità ma ricca di progetti..Quegli zoccoli che battono sui gradini all’inizio danno il ritmo a tutyo il resto.Brava Tina.

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