Rosa shocking

La porta – di Rossella Gallori

Foto di Uwe Baumann da Pixabay

Titolo: Tipo Wertmuller

Sottotitolo:…Quando lei si innamorò, di un cane, di una voce e di uno che aveva forse quaranta anni meno di lei , no forse trenta….e forse  fu colpa di una sciarpa sfumata  dal  corallo al fucsia…

Ormai la porta di casa lo sapeva già, al suo secondo urlo, si apriva, la lasciava passare e si autosbatacchiava , quel pomeriggio però si meravigliò ( la porta) del suo abbigliamento fashion, di quei jeans  ben stirati, della camicia immacolata di lino, del secchiello di cuoio chiaro…. E di quella lunga sciarpa color pesco in fiore…la scia di  profumo restò a lungo nell’ androne del palazzo modesto, in una strada  dal nome ignoto ai più, di un probabile martire di una guerra scaduta nel tempo.

A passi lenti raggiunse il grande parco, poca gente, bambini manco l’ombra, qualche cane nella propria area, un silenzio da baciare, socchiuse  gli occhi, per dimenticare l’ ennesima lite, una vita insieme, per non capirsi mai…

Le arrivò all’improvviso tra le braccia quel pezzetto di cane dalle zampette polverose…..stava per imprecare quando udì la sua voce: scusi..scusi…mi è sfuggito il guinzaglio…

Rosy guardò nell’ordine: cane, camicia macchiata, guinzaglio e …e…padrone della bestiola…bello, alto, giovane, abbronzato, non finiva mai di scusarsi

Non fa niente, capita!

Sono Luigi lieto, mi scusi ancora.

Rosy piacere!

Un caffè?

Volentieri!

Fa freschino,   è quasi buio.

Ti impresto la mia sciarpa se vuoi, posso darti del tu?

Rosy si augurò che il bel Luigi  non dicesse : potrebbe esser mia madre. No non lo disse, prese la sciarpa fucsia se la strinse al collo e disse solo: te la riporto domani, stessa ora, stesso posto, poi al bar

Cominciò così la loro storia…fatta di confidenze, di risate, del cane che la rincorreva, di Luigi che l’aspettava, complice un caffè caldo, un ricordo condiviso, di  anni che non dividevano, a volte era vecchio lui, spesso era giovane lei, il sud negli occhi di Luigi ed il  “c” che lei  dimenticava, fiorentina “nelle barbe”.

Spesso c’erano le lacrime nei loro discorsi, quei consigli che si davano l’uno all’altra, non risolvevano, rattoppavano e sapevano solo di sale sulle guance, ogni tanto riappariva la sciarpa rosa schocking….che sapeva un po’ di tutte e due.

Panchina, cane, parco, caffè, foto….photoshop …e gran risate… a volte.

Sì lei provava un sentimento per quel ragazzo, un qualcosa, che no, non poteva e non doveva essere amore, era una certezza, una boccata d’aria fresca…era tanto che la Rosy non respirava..

Successe tutto in fretta, non fecero in tempo nemmeno a salutarsi di persona, un vocale tra le lacrime,  messaggi che sembravano strappi… che furono lacerazioni ….

Lui tornò in Puglia, ora vive a Roma…senza cane.

Lei nella stradina,  vicino al parco  a contarsi le rughe..

Si scrivono, si telefonano, lui che le dice: vieni a Roma, con la “O”  aperta del sud..

Lei che risponde : Oh come fo….

Ps: lui non ha trovato un altro lui, le ferite sono ancora fresche …. lei sbatacchia sempre la porta dopo la solita, quotidiana lite.

La porta, vera protagonista del racconto non ne può più….

Foto di Rossella Gallori

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “Rosa shocking”

  1. …a volte era vecchio lui,spesso era giovane lei ….
    Che bel racconto Rossella! Originale,divertente e intenso
    Grazie

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  2. Però…..dove c’è una porta c’è sempre un’uscita. O un’entrata.
    L’amore inteso come affinità del sentire, voglia di conoscere l’altro, necessità di integrarsi in sensazioni comuni. Tutto questo travalica il tempo.

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  3. <Ross mentre lo leggevo speravo in un finale diverso…fantasie molto popolari…scherziamoci su…brava come sempre!

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