Natura ferita

Inondazione – di Luca Di Volo

Veramente questa volta avrei poca voglia di parlare di ferite e imperfezioni,  tutti argomenti degni di miglior disquisizione di quella che oggi mi sento di fare.

Sì perché ora mi sento sopraffatto da una vera e propria “inondazione”. . Ma se non piove. . dirà qualcuno. .

No. . l’inondazione non è fatta di acqua sconvolgente. . quella che sento io è sempre sconvolgente,  ma è fatta di luce,  splendore,  colori che assordano,  canti che ci trapassano melodiosi,  e su tutto c’è la firma di Lei…di questa incredibile Natura che ora si manifesta in questo modo straripante,  quasi provocatorio,  sembrerebbe.

E una sera,  nel mezzo crepuscolo con Venere che brilla quasi insolente ad Ovest,  (“lo bel pianeta che d’amar conforta”…e qui la citazione ci sta). . una sera,  dicevo,  io questa Natura l’ho proprio VISTA.

Su un terrazzo abbandonato accanto al mio (proprietari Milanesi. . )era distesa su cuscini morbidi. . uno svolazzio di uccellini multicolori e iridescenti la circondava portandole doni,  chi un chicco di grano,  chi il nettare di un fiore,  ognuno per la sua,  appunto Natura.

E l’aspetto…già. . cosa mi sembrò di vedere nelle ombre che avanzavano. .

Una bella donna…non mi ricordo se nuda o splendidamente abbigliata,  ma non importa.

Invece m’importa ricordare che la sua irresistibile bellezza era offuscata da qualche piccola   contusione. . non sembravano gravi ma stonavano maledettamente su quel volto superbamente bello.

E infine il vento fischiando maliziosamente tra le siepi,  alla fine portò melodiosa una voce.

Era la sua,  ,  ne ero certo. E io ascoltai,  allievo indegno ma rapito. Seppi della sua gloria e di come noi superbi e miserabili omuncoli l’avessero offesa e maltrattata,  delle cicatrici che le avevamo inferto per la nostra ingordigia. . e di come lo splendore che era intorno fosse la sua risposta. . come a dire :”Io resto,  piccoli nani presuntuosi,  e guardate cosa posso ancora fare. . per voi…No,  il covid non ve l’ho mandato io. . sono cose che si decidono molto molto più in alto. . e io non ne so nulla. . però so che è un avvertimento. . un invito a riflettere. Siete spaventati,  eh? E sapete delle cinque  estinzioni di massa del passato. . e vi chiedete con terrore se questa non possa essere la sesta. . Non posso rispondervi. Tenetevi la vostra angoscia. Io intanto generosamente vi do la Primavera,  i fiori e la struggente dolcezza dello zefiro. . e ve la do gratis. . solo perché possiate riflettere sulla vostra insolenza. . e se vi riesce,  cambiare il vostro mondo. ”

Questo mi parve di sentire nel crepuscolo di quella sera. . e forse il vento portava a me le mie stesse parole.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “Natura ferita”

  1. Bello. Sicuramente uno spunto colorato e profumato per riflettere anche sulle ferite che a volte infliggiamo inconsapevolmente.

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