COME SEMPRE O QUASI… – di Rossella Gallori

Niente era diverso dal solito, un treno affollato e caldissimo, che come un vecchio cane, si fermava ad ogni stazioncina…un paio di chilometri a piedi per raggiungere casa, un viale fresco, con pietre di inciampo che non ricordavano morti tragiche , ma che qualche ginocchio sulla coscienza ce l ‘avevano…
Il cancello rosso con la stessa precisa ed identica difficoltà di apertura, l’edera che ci veniva incontro e ci considerava ospiti inattesi e fastidiosi…
La borsa sul letto con alla partenza “ho portato poco e all’ arrivo ho “ portato troppo “
La voglia di andare sulla spiaggia mi prende, anche se il buio si annuncia, riesco a pensare che fa notte anche qui e ne resto, quasi meravigliata.
La cena è un problema che non c’è..: prosciutto e melone …pesche dure come il legno “ colte domani” gridava l’ortolano e si sente, dico io.
Dormo otto ore di fila, svegliandomi senza la voglia di schizzare fuori dal letto a far colazione, tutto stranamente diverso da casa….a pochi chilometri “ da casa”.
Coraggiosamente indosso dei yeans corti e sdruciti ed una camicia bianca trasparente, lo iodio è una gran medicina, dovrei portarla con me….sempre, sotto ho un bikini che non nasconde, anzi, stronzo, evidenzia, ed io “ francamente me ne infischio” ascoltando il silenzio del rumore dell’ acqua, appoggiandomi a scogli fatti dall’ uomo, per illudere quelle semplici come me che sono chissà dove e non qui….dove il DEH serve per pregare e per bestemmiare, per dire grazie e per mandare a quel paese.
Ho passato Piazza degli artisti di strada, per venire al Donna di cuori, c’ era il mercato che volutamente ho ignorato, avevo troppa voglia di un caffe sulla sabbia, buono e a amico, Sara è li, mi riconosce, ricordando a me e a se stessa, che l’ anno scorso le avevo dedicato un piccolo flash, finito sul blog, ha un tatuaggio in più, quest’anno, lo stesso cantante più vecchio….rifletto sulla sua anima rock imprigionata in una piccolissima cucina bollente, dalle sei del mattino, e penso che per sentirsi liberi, non ci sarebbe bisogno di location di lusso……..
Qui è tutto uguale, anche il bagnino, che non è lo stesso, io no o forse si, ho solo un anno di più,e cerco di dimenticarlo fotografando gli ombrelloni tra le mie cosce grassocce, dove la cellulite, affamata, ha acchiappato granelli di sabbia dorata, anche lei ha diritto di nutrirsi…un po’ come il mio cervello che vaga controcorrente per tutto l’ anno, e che trova pace qui, anche solo per quattro giorni….penso alla Spagna, alla Grecia…arrivo addirittura alle Maldive, una fatica terribile con le poche cognizioni di geografia che ho…quindi, quindi addento un panino con stracchino e speck ed il vago sapore di zucchine con l’ intenso scricchiolio di rena….
Sono serena, ricordando i miei sedici anni a ballare al Settebello, ed il cinema all’aperto, dove i baci avevano piu colonna sonora dei film, quando tornare alle una di notte era uno scandalo ,le fibbie dei sandali alla schiava avevan lasciato il segno …ed il reggiseno era sempre in borsa e mai dove doveva stare….voglio bene, ora a quella ragazza ci “ ho fatto pace” da poco…
……sono tranquilla, deh sono a Marina, Marina di Cecina….
DEH…che forza, Rossella! La tua descrizione per immagini di Cecinabeach, così ironica e sentimentale, ancorata dolcemente ai ricordi ed impietosa con la realtà, indulgente e inesorabile allo stesso tempo…quasi quasi mi fa provare il desiderio di frequentare quel mare, io che detesto la vita da spiaggia (e soprattutto i tipi da spiaggia) Bravissima Rossella, come sempre!
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Signora Rossella come potrei dimenticarmi di lei…. una signora così dolce carina e simpatica… mi ha fatto un immenso piacere averle dato un ispirazione.. . L’anno scorso,così come quest anno.. grazie a lei per i pensieri che scrive.. sono sempre molto piacevoli 💜
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Cara Sara benvenuta!!!!
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Per chi come me e Graziella che ci godiamo la campagna calda e assolata il tuo racconto fa venire la voglia di andare al mare. Descrizioni a volte impietose bei tuoi confronti ma serene e ironiche per gli altri. Cosa dirti di più che è un vero piacere leggerti? Non ho più vocabolario per te. Brava 😍👏👏👏
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Che bei ricordi hai descritto! In una piccola storia rendi tutto così reale, sembra proprio di essere lì,.insieme. Mi piace veramente molto e… non fa piangere 😉
Nb: quello che conta non è il fisico ma la testa… il mondo è pieno di gente magraaaa ma superficiale. E cosa ce ne facciamo!!! 😘
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Siamo a casa prima e al Donna di cuori dopo.
Le tue parole ci tengono per mano e le vivo.
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Un bel quadro che profuma di tantissime cose .Grande Ros
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