SMERALDINA – di Tina Conti
Ringraziamo Tina per questa pagina che ci permette di incontrare Pedro Cano
“A SMERALDINA, CITTA’ ACQUATICA, UN RETICOLO DI CANALI E UN RETICOLO DI STRADE SI SOVRAPPONGONO E S’INTERSECANO. PER ANDARE DA UN POSTO ALL’ALTRO HAI SEMPRE LA SCELTA TRA IL PERCORSO TERRESTRE E QUELLO IN BARCA..E POICHÉ LA LINEA PIU BREVE TRA DUE PUNTI A SMERALDINA NON E’ UNA RETTA MA UNO ZIG ZAG CHE SI RAMIFICA IN TORTUOSE VARIANTI,LE VIE CHE S’APRONO A OGNI PASSANTE NON SONO SOLTANTO DUE MA MOLTE, E ANCORA AUMENTANO PER CHI ALTERNA TRAGHETTI IN BARCA E TRASBORDI ALL’ASCIUTTO.”

Pedro Cano a Roma esponeva una serie dei suoi magici acquarelli.
Grandi formati, colori caldi e freddi ,trasparenze, contrasti, immagini da indovinare e altre svelate.
Era il 1984, Italo Calvino si presentò all’esposizione attratto da un’opera raffigurata nel volantino con immagini di ortaggi.
Arrivo’ prima che iniziassero a presentarsi i visitatori, accompagnato da una signora con gli occhi color del mare Chichita,la moglie. Pedro, emozionato e affascinato non trovava parole per dialogare.
Le trovarono Calvino e sua moglie che in spagnolo e italiano con “un’intrigante cadenza argentina” lasciarono un ricordo indelebile nel pittore.
Chichita rincontrò Pedro nell’89, il marito era morto, ma aveva completato “Le città invisibili “e dono’ una copia della prima edizione suggerendo di provare a trarre ispirazione leggendo le parole del testo.
Il libro accompagno’ Pedro per molti anni, le parole lo affascinavano ma faticava a trasferire in immagini quelle suggestioni.
Racconta di aver visitato ISIDORA; DIOMIRA; DOROTEA; “percorrere questi luoghi attraverso lo scritto di Calvino e dar loro colore e forma è stato una delle più intense avventure della mia vita”
Stregata dalla pittura di Cano lo sono stata anche io, prima visitando in una galleria fiorentina le sue opere, poi, nel 2005, viaggiando nel mondo fantastico descritto da Calvino e illustrato da Pedro nella nostra bella città. A palazzo Vecchio.
“Non c’è luogo più pertinente di Firenze per esporre i fogli dove Pedro Cano ha
illustrato le le CITTA INVISIBILI di Italo Calvino..Perché Firenze avrebbe potuto essere una di quelle.” Così Antonio Natali presenta il lavoro del pittore.
Visitata la mostra, incantata e emozionata, stupita per quella tecnica calda, trasparente, sognata, ho chiesto a questo giovane , bello, cordiale e sorridente uomo una dedica sul catalogo, la conservo con affetto e stima, cercando di carpire qualche segreto da queste forme così intriganti e fantastiche.
Due uomini fantastici, che insieme ci fanno sognare. Grazie PEDRO grazie ITALO.
Ecco le tue radici, Tina! Si vede nella tua pittura quanto lo ami
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On dono bellissimo hai nelle tue mani.
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