Il Verde se ne stava tranquillo su una panchina del Parco, pensando a se stesso:
-Sono contento di me, mi sento equilibrato, perseverante, calmo, logico, non ho nulla da temere-
In quel mentre sentì bussare dentro di sé:
-Ma cosa stai a fare! Vivi, non senti le emozioni? Il piacere, l’entusiasmo, la vita?-
Il Verde non si accorse neanche in che momento avesse abbandonato la sua pace e avesse iniziato a farsi travolgere da una persona, sopraggiunta all’improvviso, che , guarda caso, anche lei si chiamasse Verde. Ma ecco una ventata maleodorante.
-Da dove viene questo fetore nauseabondo, acido, di putrefazione?-
I due Verde iniziarono a vacillare, svenendo avvelenati. Non si accorsero che la persona che causava queste sgradevoli sensazioni, si era impadronita di loro. Più tardi udirono una vocina:
-Sono il Verde marcio e voi siete miei prigionieri-
Appena rinvenuti un po’, non sapevano cosa fare, erano del tutto disorientati; piansero finchè una Verde tristezza non li pervase e tutti insieme invocarono la Salvezza. Tutto cambiò intorno a loro: prati scintillanti e smeraldini, farfalle, chiome di alberi che fresche danzavano al vento. Stupiti chiesero:
-Cosa succede? Chi ha portato tutta questa bellezza?-
-Sono la Verde primavera, mi ha inviato da voi il Senno, dice che siete in difficoltà e non riuscite più a trovare la strada di casa-
Affascinati da tanta bellezza, i signori Verde iniziarono ad accompagnare la bella creatura, non si ricordavano più di se stessi e, ammaliati, la seguirono senza chiedersi dove sarebbero andati a finire… Ma il Senno fece capolino:
-Di questo passo, che ne sarà di voi? Prendetevi per mano, create un girotondo, poi stringetevi al centro e lì mi troverete, non vi accorgete che così disuniti e incoscienti, rimarrete per sempre Personalità Multiple?-