Cappello spaziale – di Luca Di Volo
Sentite un po’ cos’è successo ad un mio amico napoletano…Il racconto me l’ha scritto lui inviandomelo per posta…(posta?!) da un posto che non avevo mai sentito nominare…E anche in caratteri illeggibili…comunque, il resto era in Italiano e si capiva bene, anche perché questo mio amico sapeva scrivere benissimo, dato che era il suo lavoro..
Insomma..ecco qua..
“Caro Luca…”questo l’incipit…”Caro Luca,
Forse non crederai nulla di quanto ti racconto…e per la verità, anch’io non so se crederci o no..Comunque, questi sono i fatti…
Tu sai quanto mi sia sempre piaciuto passeggiare in via Caracciolo, poi svoltare in via Chiaia..e addentrarmi per le fantastiche stradine che portano al centro di questa incredibile città…Tanta era l’abitudine che, come sai, avevo preso a memorizzare tutti i negozietti..i caffè…(i migliori del mondo, dicono…), salutandoli tutti come vecchi amici, sempre presenti e confortanti con la loro rassicurante presenza.
Fu così che non mi sfuggì un negozietto, piccolo ma dall’aria molto elegante e un po’, come dire…fuori contesto ..Quello che mi colpì però fu l’insegna…che in sé non aveva niente di strano..Una scritta luminosa, lampeggiante, di un bel verde un po’ pacchiana forse…ma raggiungeva lo scopo.. Rimasi fermo, un po’ anche lievemente stralunato a causa di quello che si leggeva in bei caratteri tondeggianti…Già…perché l’insegna proclamava: ”I più bei cappelli da viaggio di tutta la Galassia conosciuta” e, più sotto, in piccolo: ”Non negatevi quello che avete sempre sognato, emozionante, sicuro, alla portata di tutti”.
Irresistibilmente attirato da quel cartello non potei fare a meno di avvicinarmi e guardare nella vetrina. Quello che mi agitava era quella parola.. ”di tutta la Galassia conosciuta..” Ormai sapevo quante parole e quante espressioni iperboliche erano entrate nell’uso comune..uno spettacolo “galattico”..una star “galattica”…ma un cappello “galattico”?! Mah!!
Guardai dunque dentro la vetrina.
All’interno, in modo elegante, erano esposti cappelli di tutte le fogge e dimensioni.
Alcune erano davvero strane…ma la moda..si sa..Però un cappello enorme a tre punte..un altro con una tesa larga tre metri?! Forse erano davvero al limite…
Comunque entrai.
L’interno appariva elegante, ma abbastanza comune..Dietro il bancone il commesso..o il proprietario..mi accolse gentilmente..quasi con calore. ”Buongiorno signore.., ha visto che bei cappelli..?! Ed è solo un piccolo campione..in magazzino ne abbiamo tanti altri..per tutti i gusti..ne ha in mente uno in particolare?!”
Per la verità ce l’avevo…un cappello da uomo, a tesa larga..di un tessuto cangiante..molto chic…
Il vecchieeto si fregò le mani..”Aah..vedo che il signore ha buon gusto..che misura?!”. Gliela dissi..e lui entrò un attimo nel retrobottega portandomi il cappello che da vicino era ancora più affascinante e soprattutto mi calzava come un guanto..
Ma lo strano bottegaio aveva ancora qualche segreto da svelarmi..
Mi si avvicinò con fare furtivo e a bassa voce..guardandosi intorno con circospezione dopo essersi schiarito la voce..”Ehm…” disse..Oddìo pensai..sarà mica merce rubata..?!
Ma mi tranquillizzai subito..”Ehm..guardi che questo cappello, in realtà, ha doti davvero non comuni..”Lo rovesciò e mi fece vedere, ben nascosti nella seta della fodera, due ..pulsanti..?!Sì, due pulsanti..uno rosso ..e uno verde.. Contemporaneamente mi consegnò un…un cellulare..almeno lo sembrava..Il display però non somigliava agli altri..c’erano scritte luminose con i nomi di molte città e paesi del mondo…forse tutti..
L’ometto sogghignò..”Appena fuori, prema il pulsante verde..dopo aver scelto un …un posto..e vedrà..provare per credere..”
Pover’uomo..era matto..non lo si sarebbe detto..sembrava così normale…
Però il cappello era davvero una bellezza…”Quanto costa?!”
“Ehm ..trenta..ohg…bsz…euro, ecco euro..trenta euro…”Anche se non aveva le qualità farneticate, era un prezzo incredibilmente buono per quella qualità..quasi regalato..
Pagai e, salutandomi, l’omino mi fece un’ultima raccomandazione..sempre con quel fare furtivo e con gli occhietti saltellanti.. ”Ehm…mi raccomando..qualunque cosa succeda..qualunque cosa..non prema mai…dico mai..il pulsante rosso..quello è per altre funzioni, che forse la spaventerebbero…mi raccomando..mi creda..”
Uscii nel sole di via Chiaia…ripiombando nel chiasso e nel ronzio vitale del mio mondo…
Però non seppi resistere..sarà stato sicuramente matto quel cappellaio..ma ..a provare non si rischia nulla.
Mi misi il cappello.., scelsi a caso una località..la città di Adelaide, in Australia. E premetti il pulsante verde.
Lì per lì sembrò tutto uguale..nessun cambiamento…però..intanto il Vesuvio era sparito..e faceva un gran caldo..L’Estate Australe..
Forse quello strano individuo non era proprio matto completo..solo un po’..come quel cappello, quello sì matto da legare..e io con lui..
Però volli riprovare..il Taji Mahal..la Muraglia Cinese, i templi di Lhasa, in Tibet..
Decisi di fermarmi, e di ritornare dove tutto questo era cominciato..Spinsi di nuovo il pulsante verde. Ed ecco via Chiaia..ed ecco…no..il negozietto non c’era più…sparito. Al suo posto un anonimo bar..
Però…però..ai due lati del locale sostavano con aria indifferente due tizi…che noi napoletani impariamo a sentire a fiuto..sbirri..forse di un altro paese, stranieri..ma..sbirri, senza il minimo dubbio..
Feci per entrare nel Bar..ma mi si affiancarono subito…anche la tattica era da sbirri..un classico…Piedipiatti un po’ strani, però..la pelle sembrava non aderire bene al tessuto sottostante, sembrava un velo floscio, e anche gli occhiali neri..va beh, questi ce li avevano tutti i piedipiatti di questo mondo..e forse anche degli altri…che strano pensiero..
Però parlavano un Italiano perfetto, senza inflessioni..totalmente asettico, tanto che un brivido freddo mi corse nella schiena..
“Il signor Marcello Volpi?!” .Era un’affermazione, non una domanda.. ”Buongiorno..ci risulta che lei stamani abbia acquistato un cappello da un certo signore..uno straniero per la precisione..”
“Sì, vero, tranne il fatto che a me non sembrava tanto straniero..”
Si guardarono. Quello che doveva essere il capo parlò: ”Ci dispiace ma dovrà restituirci il cappello..il venditore non aveva la licenza per attività commerciali in questo…in questo..pia…in questo posto, insomma..”
Io, manco a dirlo, non ero per niente d’accordo..il cappello l’avevo pagato regolarmente..Glielo dissi, ma tutto quel che mi dissero fu: ”ci dispiace davvero signore-questa l’avevo già sentita..-le restituiremo il prezzo pagato più qualcosa per il suo disturbo”…Eh no, noi napoletani non ci frega nessuno..figuriamoci due sbirri da chissà dove..Afferrai il cappello e mi misi a correre…E loro dietro..Vidi subito che erano molto più veloci di me..ma io quei vicoli li conoscevo bene..infatti mi rifugiai in una viuzza dove credevo di averli seminati…e invece mi erano alle calcagna e non mollavano..Mi afferrarono..e fu allora che, vedendomi perso, in preda alla disperazione..feci quello che non avrei dovuto mai fare: premetti il pulsante rosso…
L’effetto fu stupefacente….questa volta vidi subito che il cambiamento c’era stato…sconvolgente..Ti dico solo che il quel posto bellissimo in cielo c’erano due Soli..uno giallo come il nostro, l’altro un po’ meno luminoso, di un delizioso color arancio..
Non ti descrivo il panorama..il vento, gli animali…troppo lungo e difficile..
Ti basti sapere che in quel momento nel cellulare si accese una scheda che non avevo mai visto..e qui i nomi erano davvero stupefacenti…Altair 4…Canopo 2….Achernar 18….Allora era quello il vero Gran Tour Galattico…E nonostante fossi inseguito ancora dai piedipiatti…magari Galattici anche loro….mi preparai ad intraprendere il più grande giro attraverso l’Universo conosciuto che nessuna agenzia di viaggi di quel banale pianeta che era la Terra avrebbe mai proposto…
E ora, nel salutarti, mi chiedo…ma se fossi io a fondare la prima Agenzia di viaggi Intergalattica?! Certo, prima o poi gli sbirri mi avrebbero ritrovato..lo fanno sempre….Ma..ci sarà la prescrizione nel Codice Penale Galattico.?!.se c’è sono salvo..tra 200 miliardi di stelle e un miliardo di miliardi di Galassie..ma quando mi trovano…?!
Un abbraccio dal tuo Marcello.
PS.D’ora in poi c/o Agenzia Galattica Viaggi Interspaziali, terzo pianeta di Fomhalahut. Ciao!!




Luca ci stupisce sempre con la sua simpatica ironia e fantasia…..”galattica”
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Stupefacente fantasia!
Complimenti Luca!
Grazie
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Dimmi dove si trova questa agenzia ci farò un salto, forse nella galassia un posticino senza pandemia si trova. Quanta fantasia in questo racconto!!!! Mi piace
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