Nero

Buio assoluto – di M.Laura Tripodi

La villa del ‘400 era immersa nell’oscurità e nella nebbia.

La strada principale, lontana, rimandava echi confusi di auto frettolose.

Sullo sterrato  riecheggiavano passi,  come se milioni di sassolini avessero cadenzato il ritmo di una clessidra.

La luce fioca di lampioni sudici accompagnava sul viottolo un’ombra ingigantita.

Forse una civetta si stava lamentando, chissà dove.

La costruzione apparve all’improvviso, massiccia e poderosa. Tutto intorno era tenebra, ma i cipressi svettavano verso il cielo con le loro sagome scure, ancora più buie del buio.

Solo una luce in quell’immensa facciata.

Sembrava tremolare sollecitata dal calore di un camino acceso.

Quasi  fugace una sagoma si aggirava nella stanza , dolce e inquietante, come una solitudine insufficiente.

Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “Nero”

  1. …un solitudine insufficiente…Non è mai abbastanza, se finisce, si trova il modo di ricostruirla, basta un attimo…e tutto torna come prima…
    A volte un camino ,per magia, si accende….

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