Ti racconto una storia – La felicità del fritto misto

Felicità di fritto misto – di Patrizia Fusi

Sta finendo l’autunno. I ragazzi giocano nell’aria tiepida lungo la  strada davanti alle case del  borgo

Stefania sì è messa di lato, guarda gli altri giocare, quando in lontananza, nella strada polverosa vede arrivare un omino tutto risecchito e con la schiena piegata che per camminare aveva bisogno del bastone. Si chiede chi può essere, non lo aveva mai visto prima d’ora, nel borgo si conoscevano tutti…L’omino passa davanti al gruppo, loro non lo notano sono intenti nei loro giochi, ma Stefania è curiosa, la più curiosa di tutti e lo segue.

Lo vede entrare nel giardino della villa della signora Emma, la portafinestra del salone è aperta, apparentemente sembra che non ci sia nessuno, l’omino entra e sparisce dentro. La bambina guarda incantata: la porta è aperta si vede nel fondo della grande cucina il camino tutto nero con una bella fiamma guizzante rosso vivo, la massaia con la mantellina di lana sulle spalle di tre colori, avana rosa coi bordi marroni (avanzi di altri lavori).

 In un angolo del camino sta cucinando, su dei tre piedi ha un grossa padella sopra tizzoni rossi incandescenti, dalla porta esce un gradevole odore di fritto che fa venire l’acquolina in bocca.

Questo odore fa affiorare alla mente di Stefania il ricordo delle cene che sua mamma preparava, il fritto di patate, pane in pastella, carciofi, animelle accompagnato da insalata di campo condita con aceto e olio.  E dietro quel sogno si perde….