Amicizia- di Patrizia Fusi
In piccolo cappellino Cencio Setto è in giro per Roma, si sente strano, ripensa a come si sentiva sullo scaffale del negozio, dove nessuno lo aveva scelto, lo guardavano, lo toccavano e lo rimettevano sempre al suo posto, facendo dei commenti che lo ferivano.
Ha deciso di uscire, di approfittare della chiusura del negozio per la pausa pranzo.
Mentre cammina lungo Tevere il sole lo riscalda, l’aria lo accarezza, si sta rilassando.
In lontananza vede venire verso di sé due sue conoscenze, la coppola inglese Ugo, il cappello grigio a falda larga Tina, che stanno parlando.
Anche loro lo vedono si fermano, sono contenti di averlo incontrato, gli domandano cosa ha fatto in questo periodo, Cencio Setto racconta le difficoltà di non avere un aspetto invitante.
Racconta di essere stato scelto da una signora che non era abituata ad adoperare i cappelli, lo aveva scelto solo perché le aveva fatto pena, ma dopo ci aveva ripensato e lo aveva rimesso nello scaffale. Lui si era sentito mortificato.
Ma poi ha reagito e ha scelto di fregarsene del parere di lei e dei clienti del negozio ed è venuto a godersi la città.
Un giorno potrà trovare chi lo apprezzerà per la sua semplicità.
Tina e Ugo si fermano a parlare con Cappellino, gli raccontano le loro avventure.
Formano un terzetto di amici.