La frittata nello specchio di Gabriella

La frittata nello specchio – di Gabriella Crisafulli

Cosa vedeva lì, in quello specchio, alle cinque della sera?

La donna cannone che era stata o quella a triangoli, spicchi, tondi, concavi e convessi che era diventata?

Cosa vedeva nella carta stagnola lucida poggiata davanti a lei dove si alternavano oro e argento a seconda delle oscillazioni del vento?

Alle cinque della sera la luce e le ombre disegnavano gli occhi e il naso di un volto sagomato dalla guancia.

Un occhio era rivolto verso il basso, l’altro la fissava con uno sguardo vuoto.

La bocca era serrata, stretta nel silenzio.

Non c’era più sangue: forse non c’era più cuore.

Lì, alle cinque della sera, lo specchio rifletteva e faceva riflettere su un passato ingombrante sempre presente.

Tendeva a sospingerla nell’abisso senza una parola d’amore.

Ma la carta viene voltata: ecco la sorpresa di una frittata che la padella porge fumante nel suo giallo intenso.

Nel tempo si erano rotte molte uova ma era il momento di tornare al sodo.

Era l’ora della frittata.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “La frittata nello specchio di Gabriella”

  1. Alle 5 della sera…che bellezza cara.Mi fai venire in mente tante cose con questo inizio.Lorca e il mio babbo che ce la leggeva con la sua bella voce.Poi con i 45 giri il disco con la voce di Arnoldo Foà che la dell’amata.. bellissima la tua alle 5 della sera che sa aprire brecce nei ricordi e nei cuori anche di chi ti legge.

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  2. un mazzo di carte nuove, senza Lorca..

    con la stessa ora, ed affetti diversi…vedo..vedo calore umano, sento famiglia …una famiglia nuova..come il mazzo di carte….

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