CITTÀ INVISIBILE – di Anna Meli

Non esiste più la città, è svanita, si è persa nella fretta di esistere. Le vie, le case, i palazzi, i giardini, le fermate degli autobus, la gente, le voci, i rumori; tutto passa e corre via velocemente per perdersi nel vuoto.
Il vuoto di un inferno nel quale trovare un piccolo spazio di fuoco, di calore fatto di rapporti umani, di semplicità, di calma-lentezza con le quali rendere un volto ad una città o ad un paese. Poter camminare per quella strada fatta mille volte, riscoprire momenti dimenticati che riescono ancora a scaldarti il cuore, come quel portone sempre aperto dove ti rifugiavi sorpresa dalla pioggia; e non eri da sola. Ora è sempre chiuso sembra invisibile.
Passeggiare in città alzando gli occhi al cielo e ritrovarsi a guardare quella finestra in Piazza SS Annunziata che rimane sempre aperta per volontà di un fantasma che lì vuol continuare ad attendere qualcuno.
Essere affascinati dal mistero e riprendersi il proprio tempo per uscire dall’inferno della fretta che isola e distrugge le città rendendole invisibili.
Dolcissima nostalgia con cui Anna ci prende per mano nei ricordi di un tempo felice, certamente più lento e intenso
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…quelle calma/lentezza, che ci dovrebbe insegnare a vivere…scoprire piccole cose dal sapore semplice, che non è mai ne povero, ne misero……
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” si è persa nella fretta di esistere” , mi piace questo tuo modo un po’ malinconico e veritiero di percepire un luogo in cui tutto passa per perdersi nel vuoto…mi piace Anna
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E’ vero la fretta è proprio un inferno, che poi genera ansia e dopo la sensazione di stare male. Bisognerebbe trovare la forza di fare le cose con calma, ma è molto difficile!!!!
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Bello, sereno e dolci ricordi, grazie
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