con Cecilia Trinci




L’ispirazione è legata alle “12 stanze” di Ezio Bosso che dice:
“La parola stanza significa fermarsi, ma anche affermarsi. E una parola così importante eppure non ci pensiamo mai. La diciamo e basta. Le abbiamo inventate. Le abbiamo costruite quando abbiamo trovato finalmente un posto dove fermarci. E gli abbiamo dato nomi, numeri e significati, a volte poetici: la stanza dei giochi, la stanza della musica, la stanza dei sogni. La stanza della luce o la stanza cieca. Altre volte pratici: la sala, il salone, la stanza da bagno, la cucina. Sono infinite le stanze, ma non ci pensiamo mai”.
Le stanze rappresentano le fasi della nostra vita ed i sentimenti che le accompagnano. Il dolore, l’amore, la rabbia, la felicità, la serenità, la pace.
E voi in quale stanza siete?”
E voi Matite, in quale stanza siete?
Intanto, in attesa di riflessioni, ecco i nostri angoli preferiti, dove ci piace trovare rifugio:
















Anche le strofe di una poesia le possiamo chiamare stanze. Incredibile.
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Quanta intimità nel raccontare le nostre stanze! Uno scambio profondo e sincero che ci ha arricchiti l’un l’altro
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