Dicembre 2021

Echi di dicembre – di Cecilia Trinci

Non è un mese come gli altri, non c’è nulla da fare!

L’aria si fa fredda, oltre che buia. Candele e luci di Natale si accendono più per farsi compagnia che per la tradizione.

Aghi di pino, cannella, marmellate, cotogne e miele. Sento il profumo dei vostri dolci, spruzzati di bianco. Era farina? o zucchero a velo?

Mi mancano i vostri passi sulle scale.

Arrivavo prima per apparecchiare, per mettere cioccolatini sulla tovaglia rossa, le sedie, i bicchieri per le tisane e il the. Arrivavo prima per ascoltare il silenzio della stanza vuota .

Per raccogliere le idee, per concentrarmi.

Arrivavano i vostri passi con i tacchi da ragazza, e le risate e, in ultimo, a volte, a essere fortunati, la fretta di Simone-in-ritardo.

Arrivavano i vassoi coperti di tovagline a fiori, la sorpresa di ricette antiche, la cotognata, i biscottini, gli omini di neve a decorare, e le frasche di Tina, i fiori tardivi di Mimma, gli esperimenti ebraici di Rossella. A volte una rosa, “è l’ultima del giardino”.

A dicembre i dolci si infittivano, facevano a gara a uscire dalle vostre borse, dai cestini di Tina, dai sacchetti amorosi.

Mani di donne che mai dimenticano di essere madri, vere o potenziali è lo stesso, mani che cucinavano, confezionavano, raccontavano e alla fine scrivevano, con penne personali, su quaderni a colori, con la ricchezza di donne vive.

Mi mancano le vostre mani, Matite. Le vostre mani di dicembre, uscite dai guanti e ricche di tenerezza.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “Dicembre 2021”

  1. Mani creative e operose che al momento opportuno sapevano prendere la penna e scrivere della vita con veridicità, a volte con fantasia, allegria ma anche saggezza.

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  2. Ecco, quello che ho sempre desiderato: mancare a qualcuno!!!
    Se poi c’ è profumo di vaniglia, di rose, di carta, di poesia , di scrittura mi sento parte di un quadro, dipinto da un’artista e che artista…grazie Cecilia….

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  3. Io non c’ero ma attraverso le tue parole Cecilia ho visto e sentito tutto
    Ho sentito anch’io il profumo dei vostri dolci , le risate e i vostri passi
    Ho sentito il silenzio della stanza vuota e ho guardato quella tovaglia rossa sparsa di amore al cioccolato

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  4. Anche a noi manca la nostra stanza e il vederci e il sentirci e quasi il toccarci.Bella immagine di un gruppo di matite in un interno.Grazie Cecilia.

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  5. grazie, le tue parole sono molto affettuose, ci mancano tanto quei momenti e quella leggerezza…e anche quei dolcetti…però ci siamo ancora, il Natale scorso con il brindisi skipante e questa volta ci vedremo ai giardini…riesci sempre a esserci Cecilia ed a farci essere..cambiando modus operandi !

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