I saluti di Nadia

Cara Cecilia e care Matite – di Nadia Peruzzi

Arriviamo in fondo a questo nostro anno particolare che collocherei a mezza strada fra due titoli di film come “Travolti da un insolito destino“ (nel pieno di una pandemia) e “Un anno vissuto pericolosamente”.

Ancora molto spaesati e consapevoli di non essere sbarcati su un’isola deserta in un mare d’agosto, tantomeno precipitati nelle convulsioni dell’Indonesia del 1965, ma semplicemente in questo meraviglioso e contraddittorio paese, l’Italia, nell’anno di grazia 2020 per di più bisesto. 

A tradurlo in funesto oltre al proverbio, ci ha pensato, chissà se per caso, anche un centenario che avremmo evitato proprio volentieri .La maledetta Spagnola è tornata fra noi con altro nome ma con una virulenza altrettanto devastante e globale.

Come le barche su cui ci soffermammo con Cecilia in un bel pomeriggio abbiamo dovuto riposizionare le vele, trovare nuovi ancoraggi e individuare nuove rotte.

Non è stato facile. Per nulla. Eppure abbiamo saputo riadattarci, rigenerarci, andando a cercare fili dorati, spazi di bellezza e di risposta dentro di noi e dentro il nostro gruppo che si sono poi tradotti in racconti, in parole, musiche, suggestioni e atmosfere.

La nottata non è ancora passata, ma averne passata una bella parte in compagnia, in questa compagnia, a me ha fatto bene.

Un sapere che ci siamo che conforta, aiuta, arricchisce e protegge.

La quarantena è stata fattore di ansia ma anche attivazione di contatti diretti, e ricerca di vie per nuove amicizie e incontri.

I nostri pomeriggi comuni pur fra qualche difficoltà tecnica e necessità di aggiustamenti in corso d’opera, hanno significato una svolta che ha ridato vigore e nuovi stimoli.

L’apertura di un tavolo più ampio anche se virtuale  ha allargato il confine e messo in contatto due gruppi che in precedenza si sfioravano solo e semplicemente al cambio di orario. Gran merito di Cecilia e della sua ricerca continua delle vie del nostro stare insieme che ci ha fatto attraversare al meglio questo mare tempestoso .

Sbarcati dentro le nuove tecnologie chi ci ferma più??

Il periodo è stato e continua ad essere non facile. 

Le Matite con le loro scintille hanno portato più di una luce in un momento che da soli avremmo vissuto molto molto peggio!

Grazie di cuore a tutte le Matite!

UN ABBRACCIO DI CUORE A CECILIA E A TUTTE LE MATITE! 

Nadia

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “I saluti di Nadia”

  1. Grazie Matite e grazie Nadia per questa carrellata profonda e affettuosa, molto consapevole del nostro percorso. Se non è sempre facile camminare insieme quando il tempo è mite, ancora più difficile è non perdersi quando il cielo è pieno di lampi. Ma noi ce l’abbiamo fatta. Insieme, tenendoci per mano per avere meno paura e senza perdere la bellezza di quello che possiamo dare, anche quando sembra “che tutto sia perduto”.

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  2. Incontri che hanno scandito un tempo, non sempre è stato giorno, ma nel buio c’ era sempre qualcuno che accendeva un fiammifero…..
    Belli i ” fili dorati”……

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  3. Bella e appassionata descrizione di un cammino tra lampi di luce e nubi oscure,che ora sappiamo non farci più paura.Il sentiero a volte si perde ma c’è sempre qualche scintilla che ce lo mostra di nuovo.Da qualche parte arriveremo.😀😀😀👋👋🍸

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