Le parole volanti nell’eco di un incontro: Rossella G. ci segue da lontano

Parole, carta, donne lontane – di Rossella Gallori

foto di Sossio Parretta

Forse era Calvino….

Quel signore all’ apparenza ordinatissima, che mi si parò davanti,  pieno di cartellette  spiegazzate,  o forse no. Ero a pochi metri dal mio rifugio, lui ne scappava, mi squadro da capo a piedi, raccolse,  fogli sfuggitigli di mano, e fuggi senza correre.

Io

appoggiata ad una specie  di tabernacolo senza madonna, raccolsi un “unto appunto” sfuggito, forse fuggito al suo carnet di parole.

Era un buio incerto….leggere mi fu difficile

Pagina27

Il posto era caldo, quasi accogliente, nonostante l’afa insopportabile, lui, un lui alto, robusto quel tanto più di me, che era troppo, mi passa la matassa… occhi aveva solo immensi occhi che roteavano senza parlare, ogni tanto la mano destra, rassettava una massa di capelli, che, come piccoli serpenti incorniciavano una fronte spaziosa, impastata di sudore, presi  il budello informe tra le mani, pezzi di gente : annodata, persa, spezzettata in cunicoli bui, anse marine….e nodi, solo nodi, dovevo scioglierli, dare una forma regolare, ad un ordigno infernale, eppure più la guardavo, più si attorcigliava alle mie dita….dovevo fare attenzione, scegliere bene: immersi in acqua e sale bollente di sole, il malcapitato ammasso di lana umana, che sbiadì, fino a sparire…

Pag 28

Appunto ore 5e37: l’ inferno dei viventi non è qualcosa che sarà………

PS: pensai di aver incontrato un altro squinternato….fuggii, gettando la pag 27 tra i rifiuti: CARTA….soltanto carta…..

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

5 pensieri riguardo “Le parole volanti nell’eco di un incontro: Rossella G. ci segue da lontano”

  1. In una forma simbolica, sotto una coperta che si rivela un velo trasparente, Rossella trasforma un’eco di parole, captate a fatica da un cellulare collegato al nostro incontro, in un reale volo d’angelo di carta e immagini, di suoni e fantasmi. Si riconosce lei dal ritmo, dagli accostamenti arditi, dal finale strappato e in fuga. Ti aspettiamo dal vivo, sempre e comunque.

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  2. Descrizioni pungenti,originali,dove l’apparente confusione le rende talmente chiare che puoi vederle e riconoscerle sempre!

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  3. Ti perdi nelle parole, poi ti soffermi un attimo e dici” cavolo, ma è geniale!!!”…volevo dire in un altro modo, ma voglio essere educata…brava come sempre

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