Le cartine di Rossella B.

Caccia al pinolo – di Rossella Bonechi

Il rumore delle onde mi culla ipnoticamente mentre il materasso di aghi di pino mi accoglie rilassandomi. Apro gli occhi e intravedo l’azzurro attraverso le fronde. Se sposto lo sguardo riesco a scorgere le bianche cime dei monti, il cui marmo mi rimanda il riflesso del sole. Alla fine penso solo ai colori (1° carta): l’azzurro, il bianco, il verde, il marrone e mi ci immergo riuscendo per un attimo a fermare i pensieri, cosa rara e difficilissima per me. E così anche un altro senso riesce a farsi strada: respirando a fondo percepisco il profumo di piccoli fiori colorati (2° carta) che forse mi sono vicini, o sopra la testa o a portata di mano. Odori lievi, che vanno e vengono col vento.                                                                                Ma qualcosa disturba, si insinua nell’incanto: un profumo sgradevole, acre, che risuona ai miei sensi come una nota stonata. Non sono più sola??? Lentamente mi costringo a “riemergere” e a prendere atto che  il solo pensare ad un’invasione di questo mio luogo, ne ha stravolto l’atmosfera e la serenità. Ora è niente più che una striscia minacciosa di pineta (3° carta) tra mare e monti.

Un rumore guida il mio sguardo e intravedo il visetto sudato e polveroso di un bambino che cerca di nascondersi o scappare. “Mi scusi signora, cercavo solo i pinoli cascati in terra” mi dice temendo una sgridata. Gli sorrido con tenerezza alzandomi e mentre mi scuoto i vestiti mi sento così stupida per aver permesso alle mie paure di distorcere una piacevole realtà! Mi avvio verso il campeggio, augurando al piccolo disturbatore una buona Caccia al Pinolo.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Le cartine di Rossella B.”

  1. Quando si trova un posto dove i pensieri si fermano bisogna tenerlo stretto, accudirlo e coccolarlo perchè è diffcile tenerli lontani dalla nostra mente. Poi, se pensi di averli allontanati, ecco che si riaffacciano.

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