ALI – di Nadia Peruzzi

Che effetto farebbe sentirsele addosso? Icaro ci provò ad incollarsele con la cera, ma il sole con i suoi raggi la sciolse e lui precipitò in mare.
Io non ci ho mai pensato ad incollarmele, ma ci sono momenti in cui il pensiero di averle sento che è un bel pensiero. Fa star bene. Alimenta il sogno e dal sogno prende vita una leggerezza dell’essere che uno non si aspetta.
L’età che si avvicina a chiudere un decennio, per aprire uno ancora più impegnativo, dovrebbe portare a un pensare diverso. Fatto di prese d’atto, di appesantimento, di rallentamenti, di mare calmo, di emozioni e passioni deboli.
Ma non ho voglia di prese d’atto. Sarà la reazione ai due anni passati in quasi prigione, ma io le ali le sento. Realissime,vicine e dentro di me. Non ai piedi, come Mercurio. Lo sfarfallio è più dentro l’anima. Come stimolo a non adagiarmi e a inventarmi cose nuove da fare.
Ce l’hai le ali Nadia, eccome… Sono tutte colorate, in prevalenza azzurre e bianche, ma quando si aprono mostrano il rosso, l’arancio e l’oro. Ti portano in giro molto più spesso di quanto pensi… Basta che tu ti veda nelle foto di Istanbul, eccole lì!
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