Il tavolo – di Cecilia Trinci

Non ci credeva. Si domandava chi avesse potuto fotografare quell’immagine così privata e metterla su un blog pubblico! Passava dalla rabbia più furente alla tristezza più grigia. Inqualificabile!
Cercò prima di tutto di capire chi fosse stato, chi l’avesse tradita. Non poteva essere stato altro che qualcuno che la conosceva bene, il frutto di qualche confidenza fatta alla persona sbagliata.
Sì la prima reazione fu la rabbia e la vendetta. Cercò nei ricordi dei giorni indietro con chi avesse parlato di quei particolari. Una serie di nomi le si parò davanti. E tutti si colorarono di rosso, di delusione, di incredula meraviglia. Ma come? Doveva essere stata lei, si certamente. La rabbia scelse una tra le sue più care amiche. Perché proprio lei? Perché forse qualche segno di inaffidabilità lo aveva pure dato e lei, sì certo, sempre la solita, si era fidata!
E poi già…era qualche giorno che non si faceva sentire….hai visto mai che magari stesse tramando da tempo questo scherzo?
Guardò meglio dentro il video. Prima di farle una scenata doveva essere sicura.
“Eppure è proprio la foto di casa mia: quel tavolo pieno di cose, di prove, di tentativi….lo riconoscerei tra mile!!! c’è la bottiglietta con il colore da stoffe che ho trovato due mesi fa, c’è pure la polvere di stelle e il disegno ad acquarello che si è sbavato alle ultime pennellate. Lo so che non so disegnare, ma volevo provare e non mi è riuscito. E pure quel libro c’è. “Se una notte d’inverno un viaggiatore” che ho comprato per il titolo così bello e pieno di sviluppi possibili.”
Certo il posto suo non sarebbe stato sotto a tutto quel ciarpame…però lo voleva a portata di mano e si ricordava bene quella volta che aveva messo ordine e non riusciva più a trovare niente!
Il disordine, si sa, ha un suo ordine e se lo cambi è la fine.
“Ti puoi perdere nel labirinto dell’ordine! Eppure eppure…aspetta …..qualcosa si muove……sullo sfondo è apparso il gatto! Ma è il mio gatto e miagola pure…..Noooo ….aspetta…”
Il tablet in attesa della diretta zoom ha la telecamera accesa. Il tavolo è nel video. Il SUO tavolo. Nessun tradimento. Solo la realtà che si specchia nel virtuale. Il vero che si trasforma in falso e il falso che sembra così vero ….ecco la diretta si avvia:
“Ciao!!! Eccomi! Sono collegata!”
Ecco qua il tavolo suo entra nel meeting …
O è il meeting che si posa sul suo tavolo?
Il disordine è proprio vero…ha un suo ordine..quante volte mi è capitato di rimettere in ordine e di non ritrovare niente….Grazie Cecilia di farmi riflettere!
"Mi piace""Mi piace"
Te l’ ho detto subito: come ti sei permessa di fotografar casa mia….io vivo in un ordine sparso..molto sparso…Non mi perderò mai “nel labirinto dell’ordine” peccato però….
"Mi piace""Mi piace"
Peccato però…..cosa?
"Mi piace""Mi piace"
a volte è difficile capire cosa sia reale, è così bello da sembrar vero, è così bello che sembra disegnato. Bello che sia il gatto che ti fa capire.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Carla…volevo riportare a considerare il disordine con affetto…..almeno per me è così
"Mi piace""Mi piace"
Sono d’accordo, anche io sono un’amante del disordine purché non eccessivo. Dicono che chi è disordinato fuori è ordinato dentro e viceversa, chissà se è vero, speriamo, non mi risulta tanto…
"Mi piace""Mi piace"
Il tuo scritto Cecilia e i commenti mi riportano al mio disordine così eccessivo. Lo subisco come una condanna, una prigione dalla quale non riesco ad uscire.
Tu proponi di volergli bene: mi piace!
"Mi piace""Mi piace"
Essere o non essere…..è questo il dilemma.
"Mi piace""Mi piace"