Decimo incontro virtuale: il sorriso negli occhi

Le mascherine di questi giorni rendono protagonisti i nostri occhi:

da Un teatro per Clara

La scintilla di oggi è sull’aver perduto, almeno in pubblico, un tipo di comunicazione completa, fatta di parole, ma anche e forse soprattutto di atteggiamenti, di sguardi, di pause, di intonazioni, di gesti.

Potevamo comunicare con tutto il corpo, con tutti i sensi, potevamo parlare, ma anche gesticolare, accarezzare, toccare, abbracciare.

Adesso le nostre facce mortificate contano solo sugli occhi.

Restano escluse, e nessuno ne parla, le categorie più deboli: i ciechi, i sordi, per esempio. Qualche buontempone ha inventato le mascherine trasparenti sulla bocca “per i sordi”, rivelando quanto le soluzioni più importanti siano generalmente affidate all’improvvisazione di chi i settori proprio non li conosce. Chi offre rimedi dimostra di non conoscere il problema, eppure si vanta di essere stato geniale! Un sordo senza gestualità, senza espressione è fuori dalla comunicazione in questa emergenza!

Un cieco che non può toccare il viso delle persone per conoscerle o gli oggetti che gli stanno intorno è escluso. Anni di lavoro per l’inclusione e l’accoglienza dissipati nel nulla senza commenti!

Questa scintilla di oggi è dedicata allo sguardo: quanto possiamo dire con gli occhi, con queste due finestre che ci portiamo sul viso? quanto possono nascondere e quanto possono rivelare?

Cosa dicono gli occhi chi abbiamo vicino?

Cosa vorremmo che ci dicessero?

Perle

Perle di Rossella Gallori

Mi sentivo pazza

non meno pazza del solito.

La testa rincorreva vecchie idee

scintille  luminose  giocavano con sogni stropicciati.

Ero in bilico, facile cadere

difficile rialzarsi, senza solidi appoggi.

Una pioggia di perle, cadute da un cielo avorio

investì il mio corpo, piume rotonde e lucide mi accarezzarono.

Tu eri lì seduto in disparte, il sorriso appena accennato, la totale assenza di profumo.

Ti avvolgeva un domino di velluto pesante e funesto

canuttiglia dorata ondeggiava ad ogni tuo respiro.

Io immersa nel mio sogno perlaceo scrivevo poesie

su immense conchiglie, che parlavano di vita.