Due uomini e una bici – di Luca Miraglia



Tony si scrolla il fango dalle scarpe…
- Maledetta macchina proprio qui mi doveva mollare!! che posto di vera merda!! – così andava maledicendo il tempo, il luogo e la ventura.
Lungo la viuzza fangosa arranca in bicicletta anche un ragazzotto rubizzo con un berrettaccio dalla lunga tesa calcato fino agli occhi.
- Ehi! Buon uomo! – lo richiama Tony sbracciandosi nel suo tweed inadatto.
- Io non sono buono… sono solo un po’ brillo! – esclamò Rudy da sotto il suo berretto.
- Me lo darebbe un passaggio verso un telefono per chiamare un aiuto?
- Ah ah ah…. venite a fare i fighi in campagna con le vostre spider e poi se non ci fossimo noi con le nostre bici sgangherate….
- Per favore… – quasi supplicò Tony
- Ok. Monta in canna che ti porto fino al Pub di Tina… vedrai che se è in vena, con un tipetto come te, altro che telefonata ti fa fare!!
Bello questo duettare ..bici sgangherata vince 100 a zero su fighitudine da spider…la Tina solo accennata ma piena di possibili risvolti..non solo pub e nn solo telefono…chissà..
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“Lungo la viuzza fangosa arranca in bicicletta anche un ragazzotto rubizzo con un berrettaccio dalla lunga tesa calcato fino agli occhi.” Poche parole e già vediamo la scena, l’ambiente, il personaggio. Un’idea di storia che già contiene l’essenziale.
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elegante quel tuo incipit ” posto di vera merda” che non lascia spazio ad altre situazioni.
scoprire, poi che certe situazioni si chiamano anche ” telefonate” è stata una rivelazione, grazie Lù😘
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