L’abito fa spesso il monaco – di Stefania Bonanni

Lasciò tutto all’ ingresso. Cappotto cammello, completo giacca e pantaloni principe di Galles, scarpe di vernice testa di moro, camicia di cotone italiano, celeste. Aveva speso un capitale per vestirsi così, ed ora lasciava tutto in quella scatola, per giunta piegato male. La catena d’oro dell’ orologio a cipolla ed i gemelli con i rubini, per fortuna non li aveva messi. Il portasigarette pieno glielo avevano lasciato.
Forse aveva sbagliato. Aveva comprato tutto quello che gli era stato consigliato, ma il tipo così si faceva notare, ed a conti fatti aveva portato male. Quando aveva aggiunto il cappello, un simil Borsalino di feltro marrone con la fascia ocra, l’insieme si era rivelato perfetto. L’ abito non fa il monaco, ma i mafiosi a Little Italy sono tutti vestiti così, ed quello era stato anche il pensiero della pattuglia di poliziotti che girava per il quartiere. L’ avevano fermato, perquisito, avevano frugato nella giacca principe di Galles, ed avevano trovato quella pistolina, così piccola che non sformava le tasche, ma bastava per mandarlo dritto al fresco, lui ed il suo bel vestito da mafioso italiano emigrato.
Quando camminò per il corridoio tra le celle, Don Raffaele si accostò alle grate e disse piano:
=Che peccato te l’ abbiano tolto, quel vestito ti avrebbe aperto delle porte!=
Per ora mi ha aperto le porte del carcere!
Perché, a volte, basta l’ abito per fare il monaco.
lo ascoltato, così bene che per un attimo ti ho vista ” la pupa del gangster” in lacrime, per l’ abbandono forzato del suo uomo…
a ” Little Italy i mafiosi sono tutti vestiti così”
C’ eri anche tu, ne sono sicura, descritto troppo bene per no in essere stata personaggio della storia.
dimmi la verità, c’eri??? 😎
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