Una notizia che non posso non dare

di Cecilia Trinci

Maura Corazzi ha lasciato il suo corpo. Da tempo non le serviva più per esistere.

Ci siamo conosciute all’inizio del 2000, era mia allieva dei corsi di formazione di tiro con l’arco per disabili. Una ragazzina tormentata e vivace, attenta, strapiena di speranze. E’ stata poi mia allieva nei corsi di formazione per la trascrizione braille per non vedenti. Era meno presente perché già con due figli, un marito e un lavoro impegnativo, ma arrivava sempre quando avevo bisogno di lei e mi diceva affacciandosi trafelata “prendiamo un caffè?” e davanti a quella tazza si parlava di tutto in grande fretta. Aveva occhi scuri penetranti e intuitivi, gambe piccole e veloci, scattanti, amava il mare, la montagna, i viaggi. Amava aiutare chi era fragile, ho ancora, come portachiavi, la capanna di ebano che mi portò dall’Africa in una sua spedizione di volontariato in Burkina. Mi disse “questa è la casa per te, solida, essenziale, semplice e forte”.

Anni dopo la persi. Sapevo che aveva avuto il terzo figlio, la vidi solo una volta, camminare molto incerta abbracciata al marito Luciano. Abitava a Laterina, lontano per me.

Nel 2018 mi venne il desiderio di ritrovarla. E l’ho cercata e ritrovata immobile in un ospedale, completamente paralizzata da una complicazione anomala di una infelice anestesia per il parto. Maura non parlava, non si muoveva, non poteva né mangiare né respirare in modo autonomo.

Ritrovai i suoi occhi. Solo quelli, ma così vivi e forti che ritrovai lei intera.

Cominciammo a scrivere a distanza.

Lei scriveva con gli occhi attraverso un programma informatico e mi inviava le parole tramite whatsapp. Io le trascrivevo. Il primo suo “Un diario per esistere” scritto così, si trova oggi nell’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano.

Vi riporto solo questo piccolo pezzo:

Allora diario ti vorrei porre una domanda… esiste una differenza per l’anima da chi è disteso  e ha lo guardo fisso verso il soffitto da chi si muove agilmente  più o meno?  credo di aver centrato il giallo nel bersaglio, perché a differenza di quando versavo tante lacrime da quando stavo ore ed ore  con gli occhi chiusi per non vedere, per non scontrarmi con la realtà, ho maturato nell’anima un nuovo percorso, una rinascita dell’anima.  Basta domande del tipo: perché a me?, no cosi non posso e allontano con la forza dell’anima le duemila domande che vorrei fare.

E’ iniziata così un’altra fase della nostra vita insieme, in cui ho raccolto le sue parole scritte e mai più ascoltate dalla sua voce fisica. Possiedo un lungo diario delle sue giornate: speranze, illusioni, vibrazioni e coraggio infinito. Amore per i suoi, per tutti quelli che andavano da lei, per chi ha seguito il suo cammino difficile. Quando andavo da lei mi scriveva con gli occhi su quel video piazzato sul letto: vorrei prendere un caffè con te.

Ha fondato un’associazione (Con Maura per i diritti dei malati), ha guidato progetti, mercatini nelle piazze, condotto la pubblicazione di un libro che racconta la sua storia (“Con gli occhi di Maura”), ha guidato le varie presentazioni, ha seguito la crescita dei figli, i progetti e le speranze, ha consolato, consigliato e sostenuto gli altri. Tutto in una immobilità assoluta e completa. Tutto nel silenzio della sua parola che comunque si manifestava scritta.

L’ho amata. Tanto. Ha scritto con le Matite e le ha conosciute a distanza, ha lottato per vivere fino all’ultima cellula del suo corpo. E’ rimasta sola nei giorni del Covid nel silenzio di una camera bianca.

Ieri il suo filo si è spezzato, ma se esistono i santi lei sarà in prima fila. Qualcuno glielo deve.

Ciao Maura, alla prossima vita…….e mi raccomando non dimenticarci.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

9 pensieri riguardo “Una notizia che non posso non dare”

  1. Grazie Maura per essere stata con noi nei pomeriggi del martedì, di averci letto anche se con tante difficoltà, di averci dato una parte di te attraverso Cecilia, di aver creato un calendario che ho tenuto per diversi anni ed ora sono triste di non riuscire più a trovarlo. Grazie Cecilia di avercela fatta conoscere

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  2. Chi molto ha sofferto,molto deve gioire in in un’altra vita,o almeno spero con tutto il cuore sia così.E spero anche se esistessero i santi,che Maura aiuti coloro che soffrono,e sono tanti..

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  3. …per anche giorno, in un settembre speciale, ho respirato a Laterina, Maura, ed il suo amore per lei…una magia come tutto era stato trasformato in un inno alla sua persona, alla sua eternità annunciata, si è spezzato un filo, era una catena, ora un nastro leggero, ciao Maura….Un abbraccio speciale a chi l’ ha ritrovata, vissuta…..

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  4. Trovare la forza di parlare con gli occhi.I sentimenti forti trovano mille e mille modi per farsi sentire.
    Gli occhi specchio di un’anima sono i più sinceri e rivelatori.
    Sono commossa e nn riesco a scrivere oltre.
    Un abbraccio Maura ovunque tu sia.
    E uno grande anche a te Cecilia per tutto quello che sei.

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  5. Hai conquistato un grande spazio nel nostro cuore , ci sarai sempre per tutti noi e per farci vedere la bellezza della vita e i suoi momenti difficili grazie Maura, hai percorso con noi un pezzo di strada, dove ci ritroveremo per un caffè?

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  6. Le parole per raccontare una vita, ci hai permesso di conoscere Maura con delicata sensibilità come sai fare tu.
    Grazie Cecilia

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