Lo specchio farlocco – di Rossella Gallori

Può esser confuso il suo specchio stasera, non importa sia nitido….la dottoressa era piccola, all’ apparenza fragile, quasi delicata, il camice slacciato, nascondeva delicate forme femminili, i suoi occhi mal celavano una stronzaggine …..innata….
Confuso riflesso di me, di una un po’ poco, resto immobile, non mi vedo, non mi sento, ha tutte le rughe del mio stato d’ animo, questo mio viso vecchio o quasi, sottili righe turchesi, trattengono le ultime lacrime rimaste, gli occhi si son rimpiccioliti, no è la pupilla che sta affogando nel bianco…galleggerà fino a scomparire, chissà forse mi ritroverò con gli occhi sulla nuca, ho sempre desiderato essere originale, diversa, una a cui nessuno chiedeva: perchè? Ora? Dopo?
Senza rendermene conto, con questo specchiofalso, ho sorriso, immaginato, l ho puntato dritto verso di me….come un cecchino mal addestrato mi ha sparato, senza colpirmi, non era la prima volta che qualcosa o qualcuno cercava di farmi un buco nello stomaco….ho schivato la pallottola, ora è lì da un lato…..lo ignoro, resto io dentro, fuori chi c……o se ne frega!
Piccolo, tenero, come un bacio tra vecchi innamorati, mi guarda il tondogiudice di me….è caduto dal mio letto il mio specchiofalso, sono stanca lo osservo, sembra un piccolo lago di montagna, nato per incanto su un pavimento di marmo…da lucidare..
Guardi ora! Intima la dottoessa….ha tolto il camice, è ancora più piccola, quasi dolce, meno estranea, una un po’ tanto umana….tacchi bassi, gambe abbronzate, trucco dark x mascherare quel po’ di insicurezza…
Cambia la prospettiva e tutto si trasforma…
Vedo il mio trono, io seduta in modo poco elegante, del mio viso pochi tratti se non misere penne di capelli verdi o quasi…
Sono circondata, protetta, scaldata, da mille facce conosciute, scolorite dagli anni, mai dimenticate…il barbone, la matta, il ladro, lo spacciatore, l’ amante, il sacerdote, la suora, il nero, il giallo, il barista, la prostituta, la farmacista…specchi di me che amo, incondizionatamente, chi attraversa anche solo per un attimo la mia strada, la mia vita…
Nell’ angolo più luminoso dello specchio farlocco, una rosa rossa mi porge il suo profumo…. so chi è…..
Dorme la dottoressa, piedi scalzi, il viso nascosto da capelli scomposti, nel pugno destro una piccola palla di vecchia stagnola
La dottoressa…chi è la dottoressa?
Di sicuro so chi sono il barbone,la matta ,il ladro, lo spacciatore, il barista….basta camminare mezz’ora accanto a te per incontrarli tutti! …pezzetti di vita e di vite salutati e accolti da una Rossella aperta e disponibile …di sicuro so a chi appartiene lo “specchio”della foto che accompagna le tue parole: è il mio! …..un abbraccio e ….torna presto!
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Che meraviglia .Intrecci di parole che diventano cerchietti di fiori da mettere in testa così son belli.Musica per gli occhi che leggono…..Bravaaaaaa.
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Mi mancavano i tuoi scritti, un po’ misteriosi, enigmatici, profondi, originali …è sempre un piacere leggerli e questo l’ho letto tutto d’un fiato…
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Mi perdo e mi ritrovo nelle tue parole, dedalo di emozioni.
Devo leggere più volte, strato per strato, senso dopo senso per arrivare al tuo dissenso.
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Si, la domanda sorge spontanea: chi è la dottoressa? Ma come spesso accade leggendo Rossella ci lasciamo trasportare dai suoi cavalloni di sentimento, dai suoi impeti di immagini, non importa il “tondogiudice”, la dottoressa sparisce, resta solo il cuore aperto di una Rossella sempre generosa di sé
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