Scacchi, strisce e donna colorata – di Carla Faggi

C’è il sole, anzi il solicchio, carezza ma non fastidia gli occhi, un lieve ventolino, una poltrona comoda.
Io sono qui e sto bene.
Lo sguardo non ha un limite perchè l’orizzonte è lontano, forse si intravede anche il mare.
Sento che qualcuno mi osserva, non so bene chi o cosa.
Due occhi grandi, immensi, acquosi mi osservano.
Mi giro di scatto.
Un fruscio veloce, due grandi orecchie, un codino mozzo e via più nulla!
Peccato, non mi disturbava affatto!
Continuo a guardare l’orizzonte, le tante sfumature di verde, l’ocra, i marroni, gli alberi, le colline lontane.
Sospiro, il silenzio che non è silenzio, composto da mille piccoli rumori.
Passa Gigi, il gatto del vicino, lo guardo, mi guarda.
Poi mi alzo, vado dalle matite.
Anzi no, è presto.
C’è qualcuno di passaggio che mi chiama, capelli di tutti i colori, occhi truccati di verde acceso, bocca
rossa,orecchini, tante collane, abiti multicolori.
La guardo, mi guarda, la riguardo, voglio dire qualcosa, la voce non mi esce, sillabo un no.ooo.nooooo!
Scappo e vado dalle matite.
Dare colore alle parole…
alle persone..
alle cose…
Fuggire senza correre, cercando un rifugio, senza lucchetti…
Tu….
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Un momento di vita normale reso eccezionale da una descrizione non banale,un modo di scrivere inconfondibile che lascia senza fiato
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