Quasi giapponese: il color orabasta di Rossella

Color: ORA BASTA…tra lacrime, rabbia, silenzio e follia…VIOLA  ( semplicemente violetto di Parma) – di Rossella Gallori

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…la piccola sedia di paglia a stento conteneva me, gambette, cosciotte … bucava la stroppia un sederotto già largo e piatto prima di diventar grande, subiva “ il pungere” in silenzio.

Il fuoco disegnava  strane figure negli occhi di una bimba disattenta al tanto ed attenta al poco, le fiamme costruivano storie.

La stanza era troppo grande, veramente troppo…

Ciondolava dal soffitto un ombrello a mò di cappello, un lampadario molto assemblato, pieno di lampadine al minimo di tutto.

Odore di cibo nell’ aria, vero o finto che fosse, c’era, un po’ di castagnaccio, un po’ di sugo vero, odore di impaccio….

Pensavo con le mani affondate nelle guance e gli occhi semichiusi, il cuore batteva, batteva dipingendo un colore, ripetendolo  instancabile: viola toc…viola toc….viola toc… Cosa aspettavo? Cosa volevo, cercavo, chi mi aveva schiacciata li???

Le lacrime scendevano, un po’ blu, un po’ prugna, unendosi in un unico ruscello color fango.  Le parole mi restavano nell’ ombelico, cercando di uscire: spam, spam, spam.

Il silenzio era nel cervello, affollato d’oro glassato, un miscuglio di metalli preziosi.

La sirena dei pompieri svegliò di soprassalto i miei colori, i sogni non raggiunti, i silenzi maledetti, gli abbandoni…bruciava tutto: la sedia piccola, il lampadario grande, il castagnaccio, il sugo buono…ed io!

La porta si spalancó alla prima pompa messa in funzione…all’acqua color menta  ciucciata.

Il primo “ dirigente capo della sezione sud” scrisse brevemente al suo superiore: nessun morto, nessun ferito, stanza deserta, solo un’immensa macchia violaceo, tendente al violetto di Parma, difronte al camino, spento…….

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

6 pensieri riguardo “Quasi giapponese: il color orabasta di Rossella”

  1. …i pensieri, le immagini, gli odori evaporati in un unico grande falò liberatorio che non lascia ceneri ma solo un color violetto, per dire basta al sogno tormentato…
    …inquieto ma bello…

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  2. Il colore impaccio direi mi ha conquistata…una gamma vasta di colori con quel viola toc che li supera tutti. La bambina ridondante sulla seggiolina ,un quadro di Botero… accarezzi le parole ,talora le schiaffeggi , ne trai sempre una melodia .

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  3. Leggo, rileggo, mi perdo, mi inquieto.
    Mi poso sulle lacrime che scendevano, un po’ blu, un po’ prugna, unendosi in un unico ruscello color fango. E ripenso alle parole che da bambina mi restavano nell’ombelico e non sono mai venute fuori.

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