Numero di telefono – di Sandra Conticini

Sono convinta sempre più di aver fatto bene a chiamarti. Il tuo numero di telefono mi frullava sempre per la testa, anche se non lo avevo più in rubrica, ma il coraggio di chiamarti non veniva fuori.
La paura che non fosse più quello, mi bloccava ed invece sono stata fortunata.
Ti ho riconosciuto subito dal “pronto” la voce non usciva, mi sono emozionata nel ricordare i nostri giochi di bambine la nostra adolescenza, le nostre scorribande di nascosto.
Quella volta che ad appena 15 anni siamo salite in macchina con Carlo, che dopo è diventato tuo marito, ed altri suoi amici conosciuti pochi minuti prima. Siamo andate a fare una girata nella campagna di Monte Morello. Se lo avessero saputo i nostri genitori sarebbe stato un bel problema, ma noi eravamo brave a mantenere i nostri segreti… eh sì, ne avevamo diversi!
Sei sempre stata una persona forte e con la tua forza riuscivi ad aiutare anche gli altri. Eri molto coinvolgente, sempre allegra e spensierarata… chissà se sei sempre così.
Non so il motivo per cui ci siamo perse, forse perchè io ho incontrato quell’uomo che a te non piaceva e per me era molto importante in quel mio momento di fragilità.
A poco a poco ci siamo allontanate, ma purtroppo avevi ragione tu, sapessi quante volte ti ho ricordato, perchè quando siamo innamorti non esiste la realtà.
Quando ho visto quel mazzo di rose lucide, quasi trasparenti e luminose mi hanno fatto pensare a te sempre sorridente e trasparente, come spero tu sia ancora.
Con questo piccolo pensiero che ti mando spero che ci potremo rivedere e riprendere un po’ della nostra bella amicizia passata.