Color fuliggine in movimento – di Gabriella Crisafulli

Dai tornanti che si succedevano dietro la salita si intravedeva il bianco della cima stagliarsi sull’azzurro di un cielo terso.
La spianata a cui conduceva la strada era un paesaggio lunare.
Ad un’estremità uno sperone di roccia si affacciava sul turchese della costa.
In qua e in là il terreno fumava attraverso i crateri che spaccavano il suolo.
I piedi calpestavano sassi, brecciolino, sabbia che rotolavano lungo il pendio ad ogni passo, ad ogni folata di vento.
Il color fuliggine era in continuo movimento. Scivolando risplendeva nelle sue sfaccettature ferrose e rifletteva la luce.
Accendeva migliaia di cristalli, tanti piccoli fari per viaggiare nel tempo che rimane e nello spazio tutto per noi.
Potente come un vulcano esplosivo
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Tuffarsi nel turchese, per togliersi dalle pupille il grigio assoluto…riemergere dall’ acqua, con il corpo coperto da microscopiche conchiglie…..color Sicilia…
Alle tue spalle un vulcano spara fuochi d’artificio……è festa…
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Bello come è descritto il (calore fuliggine in un continuo movimento scivolando risplende nelle sue sfaccettature ferrose e riflette la luce)
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