20.11.2025
Lettera dal treno – di Vittorio Zappelli

Buongiorno Cecilia
ti scrivo in questa mattina di tiepido sole autunnale .Ho preso un treno per Livorno che invero pare troppo lento per i miei desideri. Voglio arrivare presto: una Lei mi aspetta alla stazione o almeno cosi’ me lo sento. Con questa premura il paesaggio che scorre dal finestrino mi fa solo da fondale per un volto che ogni poco si sovrappone agli alberi ed alle case che sfilano davanti. Alle 10 spero di incontrarla, appena sceso dal treno.
Ore 10 e 10 il convoglio ha recuperato il tempo e sta arrivando .Ti lascio in sospeso con lo scritto che riprendero’ piu’ tardi …..
Ore 17 circa
Eccomi di nuovo con la penna in mano …
la giornata non è andata come avevo immaginato .
Innanzitutto Lei non si è vista il che mi ha reso inquieto all’inizio e poi anche addolorato . Cosi’ per sfogo ho deciso di sfiancarmi il fisico camminando ed andando a piedi a Montenero a rivedere la città labronica dall’alto. La vista di lassu’ con il mare a perimetrarla e le nebbie mattutine ancora da sciogliersi al sole , mi è apparsa bellissisma e fascinosa . Perfetta cornice per il mio appuntamento, che pero’ non c’è stato .
Non mancavano turisti al santuario ; io ,con pensiero impertinente ed un po’ blasfemo , ho chiesto la grazia di farmi trovare la Lei aspettata invano stamattina.
Poi mi sono fermato li sulla piazza ad un bar per un panino prima di ritornare a valle ;quando una ragazza al tavolo vicino ha iniziato a tossire soffocando per un boccone di traverso, d’istinto Le ho affibbiato dietro la schiena un bel colpo che ha avuto pieno effetto ,liberandola dall’inghippo. Per questo mi ringrazia sorridendo ,parliamo e dopo un po’ ritorniamo insieme in città con la funicolare e dopo proseguiamo a piedi fino al centro in sintonia chiacchericcia.
La grazia chiesta non si è avverata ma ,forse ,ne ho ricevuta un’altra.
Ecco ora chiudo lo scritto perchè sono di nuovo alla stazione
Ti lascio ,in omaggio a questa città sportiva ,chiassosa ed impertinente, con un:
Viva il cacciucco de’!
Ps mi accorgo che sul treno del ritorno sta salendo la Patrizia anche lei a Livorno
Chissà che ha fatto ? Ne riparleremo giovedi prossimo.
Vittorio
Livorno ” IMPERTINENTE” aggettivo perfetto, tra il serio ed il faceto, per descrivere una città forse un pò sfacciata, ma super protetta da un santuario speciale….dei!
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Ne parliamo giovedì ,grazie
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