La paura che diventa piuma di Nadia

Grovigli di paure – di Nadia Peruzzi

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Era sempre in lotta con sé stessa. Si sentiva insicura. Non all’altezza. Per questo era una sgobbona da sabati e domeniche comprese.  La ricerca del perfezionismo, a volte, una prigione e senza fili dorati . Nel confronto con gli altri perdeva sempre punti, o così almeno le sembrava.  Aggrappata alle sue paure, cercava con artigli invisibili di lacerarle una ad una. A volte ce la faceva, più spesso no.  Ci è voluto tempo per far pace con sé stessa.  Era stata una arrampicata su una parete verticale. A mani nude, ma con cuore pieno di passione e di tenacia.  Uno scalino alla volta.  Durante la militanza politica piano piano aveva imparato a parlare “a braccio” e a non scrivere interventi che in lettura diventavano difficili da seguire e pure noiosi per chi ascoltava.  I compitini a casa, aveva capito poi,   limitavano pure l’ascolto degli altri, e questo non era mai un bene.  Uno scalino alla volta anche nella vita normale, nel lavoro dopo lo studio.  A volte affrontato con passo deciso a volte più affaticato e stanco o con quintali di dolore sulla schiena .  Ci erano voluti quasi 60 anni per accorgersi che accettarsi come era non era affatto una cattiva soluzione.  I punti che pensava di aver perso, riconquistati tutti.  Saldo zero. Pacchetto completo di pregi e difetti e chi se ne importa delle indulgenze altrui.  La partita a carte con la vita, non sempre facile, l’aveva fortificata. Era un dato di fatto. Dolori taglienti arrivavano a togliere il fiato quando meno se lo aspettava.  Il pacchetto completo, anche se avvolto in carta luminescente, prevedeva anche quelli.  Anche per questo, il confronto con gli altri e la misura con gli altri, la ricerca della perfezione li aveva ricollocati al posto giusto. Il cassetto delle chiavi di riserva, dei biglietti che sembrano importanti in un momento per scoprirli banali in un altro, dei nastri dei regali di natale che non si buttano via pensando di poterli usare di nuovo, ma poi lì restano come variopinti intrichi di futilità.  Da quel punto di osservazione quello che provava,  si accorse, che non pesava più come un macigno, ma era diventato leggero, non come una piuma, ma ci si avvicinava.  Era quel che era. E andava bene così!

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “La paura che diventa piuma di Nadia”

  1. …parlare a braccio… a mani nude…

    scrivere con il cuore con la consapevolezza, senza inutili orpelli, di essere una “piuma” che sa dove è come volare.

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  2. Ci vuole maestria o forse lo scorrere del tempo per saper individuare i “variopinti intrichi di futilità” di cui liberarsi. Brava Nadia, leggera ma mai superficiale.

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