SCALA DI SICUREZZA – di Rossella Bonechi

Le scale di sicurezza che spesso sfregiano le pareti dei palazzi non mi sono mai piaciute: grandi, incombenti e spesso incongruenti con quello che c’è intorno. Ma sono utili, indispensabili per la sicurezza e in attesa che qualche architetto sappia coniugare la destinazione d’uso con la bellezza, le tollero. Soprattutto da quando una scala del genere è stata la mia “stella cometa”. Mi ero persa nei meandri di un vecchio ospedale che era tutto un corridoio arzigogolato privo di indicazioni. Sarà stato per il mio animo non sereno dopo la visita ad un amico male in arnese, sarà stata la fretta di andarmene o i miei pensieri incarogniti sulla Sanità, che mi ritrovai in una parte chiaramente dismessa senza punti di riferimento e nessuno a cui chiedere. Mi ricordai allora della scala di sicurezza che avevo visto e criticato da fuori e pensai che imboccandola mi avrebbe portato via di lì. Da una finestra individuali il punto giusto, spinsi un maniglione antipanico e…sìììì mi ritrovai sulla scala all’esterno. Gradino dopo gradino riconquistai la libertà.
Delle volte le cose che ci piacciono meno ci possano essere di aiuto ,grazie
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