Battere e battere – di Stefania Bonanni

Il sabato a pranzo Laura ha ospiti.
Noi, dal piano di sotto, non si sentono rumori negli altri giorni. Ma il sabato, fin dal mattino presto, si intuiscono sedie spostate, tavoli strascicati, pentole che sbatacchiano. Il sabato a pranzo Laura cucina per i nipoti.
Mentre si avvicina l’ ora fatale nella quale e’ tutto pronto, più tardi possibile, affinché sia ancora caldo quando sono tutti a tavola, si arriva al momento clou. Quello in cui si inteneriscono le braciole. Penso che Laura usi un tagliere di legno su cui batte, ribatte, stiracchia, braciole che evidentemente per loro natura sarebbero durissime. (Per curiosità, un giorno le chiederò di che animale sono, le braciole che compra).
E si sente una sequenza di toc, splat, toc, toc, prima intensi, colpi sferrati con forza, poi più strasch, splash, ti ti toc, quando le povere braciole sono esangui e sfracellate, e non resta che rendere loro un po’ di dignità cercando di ridare una forma simil-fettina.
Dopo di che si sente odore di fritto, e silenzio. Anche stavolta le braciole sono tenere.
vale il rumore fatto per raggiungere il risultato ,grazie
"Mi piace""Mi piace"