Conoscere e conoscersi – di Rossella Bonechi
Frase ispiratrice: Quarant’anni di lavoro sono stati un lampo ma pieni dell’umanità più varia

Quarant’anni di lavoro sono stati un attimo ma pieni dell’umanità più varia. Quante vite ho incrociato al di là e al di qua della scrivania ! Con qualcuno ho solo galleggiato a pelo d’acqua, con altri ho esplorato il mare profondo; c’è stato chi mi ha insegnato a nuotare e poi io sono stata istruttrice per chi arrivava aggrappato alla sua ciambella. Sembrava di vendere solo riposo e svago, esaudire il sogno di luoghi lontani e mari esotici, aiutare qualcuno a riassaporare casa, in realtà il vero viaggio lo facevo io ogni mattina che aprivo quella porta. Da tutto ho tratto carezze e graffi, sorrisi e mugugni, ma quei famosi quarant’anni mi hanno aperto la testa, il cuore, orizzonti e soprattutto la possibilità di conoscere: ho capito che solo la conoscenza dell’altro, anche il più antipatico, mi permetteva di superare i limiti dei miei preconcetti. Se chiudo gli occhi tante diapositive mi scorrono davanti, una appresso all’altra, e ogni tanto da un fermo immagine riemerge anche una voce o una storia che ha inciso di più. È stato faticoso lavorare al pubblico, con colleghi che non ti sei scelta, ma ognuno di quei fili che ho intrecciato al mio è presente nel disegno del mio tessuto.
Poi, oltre al lavoro, c’era la vita degli affetti profondi e cari dai quali, fortunatamente, non si va mai in pensione.
O forse sì, ma questa è un’altra storia.

