La lettera di Gerardo per Rossella G.

Cara Rossella – di Rossella Gallori

Frase ispiratrice: Era tutto dall’ altra parte della strada….

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…ed ora era tutta un’alta strada, anche la cassetta della posta rossa  ammaccata di ruggine e di solitudine, sembrava aspettarmi, sbilenca la sua bocca sembrava sorridermi; bastava attraversare, ignorare la fitta nebbia che me lo impediva, i fari gialli di luce fioca, occhi malati vaganti.

Ero scomoda, scomoda dentro, vestita a strati, infreddolita, cazzo,  dovevo solo attraversare il giardinetto incolto, prendere la chiave, ed aprire la bocca del “forno postale” sapevo che qualcosa mi aspettava.

Ebbi all’improvviso più coraggio che voglia, non tolsi nemmeno le ciabatte, che affondarono sotto il mio peso nell’ erba fradicie.

La lettera era lì, il sogno l’ aveva annunciata, ma da un pezzo non credevo più ai sogni, eppure!

La busta era color paglia vecchia, quell’avorio antico distrutto dagli anni. Aprii con paura: chi mi cercava? Chi voleva sapere di me? Chi era interessato al mio sapore vecchio di anni.

La grafia era incerta, da bimbo grande, a tratti anziana……..

Carissima

Scusa se non uso il tuo nome, non so come ti han chiamata sei anni dopo di me, Rossella forse, sono quasi sicuro che la nostra mamma abbia vinto all’ arrivo di una femmina.

Mi presento: sono tuo fratello, il terzo, quel bimbo nato per poco, so che ti han parlato anche troppo di me.

Sono morto per mano assassina, dal ventre di nostra madre ho visto la luce….luce di bombe, nere di camicie, li vedevo sai, con le pistole puntate ai suoi riccioli neri, attaccata al muro, vedevo le loro facce, facce a bischero, quei bischeri cattivi senza nome.

Si sono tuo fratello, da qui dove sono da ottanta anni, ti vedo, ti seguo, non sei un granchè Rossella mia, certo esser cresciuta all’ombra mia, non deve essere stato il massimo.

“ ero bello, avevo ciglia lunghissime, non piangevo mai” le ho sentite sai, le tiritere della mamma: bello come lui non li ho mai fatti!!!! Mentre tu tiravi calci a quel “fiocco da cuscino da morticino” dispettosa ed indispettita.

Sono nato per poco ma ho fatto un figurone, a San Casciano, piangevano tutti, anche i due fratellini nostri c’erano, mancavi te, che non eri nata, che poi anche quando ci sei stata se ne son accorti in pochi.

Ti scrivo da questo posto che non so dirti cos’ è: chi lo chiama paradiso, chi no, chi forse, io mi ci sono abituato.

Ti ho seguita passo per passo, non hai concluso tanto, hai tenuto conto, troppo, di quel che dicevano loro, maschi grandini e birboni: STUPIDA …la Rosy ė stupida, ci hai creduto talmente tanto, che quella stupidità e diventata la tua bandiera, il tuo scudo!

Ora basta te l’ho sentito dire troppe volte.

Comunque un grazie grande e frettoloso, per quel che hai fatto, con coraggio. Vedendo da quassù ho capito che non è stato semplice. Sola su strade senza marciapiede.

Ora ti lascio è l’ ora della poppata, qui deglutisco bene, ci sono balie bellissime, di tutte le razze, nessuno mi ha chiesto la mia, ci vogliamo bene, non sappiamo cosa è il male.

So già cosa dirai: prendi il latte come i vecchi ed i neonati?

Già come i neonati, sono del 44 ma il 45 non l’ ho mai visto.

Ciao Rossella, Rossellina mia, attenta quando rientri a casa con gli occhi lacrimosi.

Ti aspetto, forse è questione di poco o di tanto.

Mi riconoscerai, sono quel bimbo bello, nella culla di raso azzurro, quella che tu non hai mai visto, avevano già buttato tutto quando sei arrivata tu.

Tuo per sempre, fratellino piccolo più grande di te

Gerardo

Ho chiuso la cassetta, sono rientrata a casa, passi lenti e pesanti, mi sono messa per terra in un angolo, senza luce, tra le mani : nulla…….

Qui caro Gerardo c’ è notte, notte buia e cattiva, buio troppo…. Ma stanotte ti ho sognato….è vero eri bellissimo……

Ps: sono tutti sempre dall’ altra parte della strada, quella strada che si sta facendo più stretta….sarà più facile raggiungerli???

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

4 pensieri riguardo “La lettera di Gerardo per Rossella G.”

  1. Sì, hai approfondito. Ti sei mostrata in modo essenziale, pungendoti per prima, da sola, dicendo di aver accettato una definizione (scema) che invece mai ti è appartenuta. In una lettera c’è la storia: il fascismo, la voglia di vivere nonostante questo….una madre che ci appare coraggiosa e gioiosa (nonostante…, appunto) una madre che ha vinto, almeno per tre dei suoi figli, perdendone uno, amato quanto gli altri….. e tu che sei nata, per fortuna più tardi per comprendere tutto fino in fondo, ma comunque colpita e ferita dai racconti che restano in frasi allora misteriose. Basterebbe che tu attraversassi la strada…. basterà che tu possa credere in te e vedrai quanto mondo ti ha sempre voluto bene.

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  2. “Ci sono balìe bellissime, di tutte le razze ,nessuno mi ha chiesto la mia…” Una “poppata” di cui tutto il mondo avrebbe bisogno .Gerardo è con te “serenamente “ Che la serenità ti accompagni Rossella

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