L’Assassino assassinato di Stefano

La nostalgia di Dio – di Stefano Maurri

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Frase ispiratrice: Uscì dal buio della stanza, ma la luce lo fece indietreggiare….

…..questo rafforzò la sua nostalgia di Dio. Era una sensazione che non era legata alla religiosità che non aveva mai provato in maniera particolare, era una nostalgia del passato, quando la nonna sgranava il rosario, e quando con lei andava in giro per la città per la visita delle sette chiese. La città era piena di luci e di bancarelle che vendevano croccante

Era una nostalgia della cattedrale piena di candele con i rosoni che filtravano le luci di tanti colori.

Adesso la chiesa e le cattedrali erano il pronto soccorso degli ospedali nelle quali i pazienti si mettevano in coda per una terapia.

Era la nostalgia di una pala d’altare del 300 nella chiesa di S. Martino a Mensola.

Era la nostalgia della Deposizione del Pontormo nel Duomo di Volterra e la Visitazione della Vergine del Rosso Fiorentino nella Chiesa di Carmignano con i loro colori accesi e intensi che aveva visto da giovane studente di Architettura.

Il sangue delle ferite, invece di coagularsi, continuava a sgorgare perché il suo abito si liquefaceva come un novello San Gennaro.

Lui era stato un assassino, ma gli altri lo erano stati molto di più.

Il volo di gabbiano di Vittorio

L’altura a picco sul mare – di Vittorio Zappelli

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Frase ispiratrice: Saremo quei gabbiani che hanno scelto il cielo e le nostre ali temevano il vento fresco

Stavano scavando nel terreno dalla mattina con piccozze e piccole vanghe alla ricerca del reperto agognato e da molti anni fantasticato nell’animo. Scavavano e sudavano dandosi il cambio sulla altura a picco sul mare. Da terra gli scavi già fatti davano una visione parziale come piccoli cantieri sparsi qua e là senza un criterio .

In alto volavano dei gabbiani con i loro gridi. Uno degli uomini rimase a fissarli: macchie bianche sullo sfondo azzurro.

D’un tratto si finse gabbiano ed immagino’

Dall’alto tutto cambiava ed intravide un disegno tra quelle rovine stancate dal sole e finalmente scorse le tracce della costruzione tante volta immaginata sulle carte e che appariva ora nella roccia in fronte agli scogli.-

Aveva qualcosa di misterioso vista dall’alto: sembrava una freccia che puntasse verso il mare di cui si vedeva solo l’inizio in superficie. Come gabbiano spicco’ il volo e vide la costruzione dal mare e piu’ si alzava piu’ la freccia cambiava la direzione e lo invitava a continuare a volare. Si trovo’ a volare controvento con le ali che battevano l’aria fresca che sapeva di sale, poi un raggio di sole lo colpi e lì per un attimo fu felicità

 

Incontro del 14 novembre 2024 – Approfondire

Ad ognuno una frase

foto di Lucia Bettoni, Cecilia Trinci, Rossella Gallori

Che cosa significa l’idea di approfondire i concetti espressi in scritti precedenti.

Ho scelto una frase per ognuno da scritti già letti o stampati. Le frasi definiscono l’autore pur con poche parole. Nel tempo concesso la frase diventa stimolo per ulteriori riflessioni e scopriamo insieme che ognuno di noi ha un nodo, che nonostante il tempo e la volontà, ancora non si è del tutto sciolto. Scriverne fa bene, aiuta a sciogliere il nodo o addirittura a liberarsene.