Mazzo di rose rosa – di Luca Miraglia

Lulù camminava nervosamente su e giù per quella viuzza del centro.
Proprio lì sull’angolo aveva ritrovato la vecchia bottega del fioraio che che frequentava tanti anni fa.
Non aveva resistito e si era fatta confezionare un grande mazzo di rose: rosa quasi diafane e cristalline, dal profumo intenso.
Ora però lo stringeva in mano a testa in giù, facendolo dondolare ad ogni passo, quasi fosse un pendolo che misura la sua ansia.
Sull’onda dell’emozione aveva anche dedicato quel bellissimo mazzo a Ines, sua antica compagna di strada, provando ad immaginare un nuovo incontro, un nuovo contatto che riaccendesse i fasti di un tempo…
Ma improvvisa l’emozione era scoppiata come bolla di sapone: “perchè sono proprio qui, lungo questa viuzza e con queste rose in mano?”
Lulù rialzò lo sguardo e i suoi incrociarono quelli caldi, accoglienti e riconosciuti della figlia.
“Vieni mamma, torniamo a casa e mettiamo le tue bellissime rose nel loro vaso vicino alla finestra, così nonna Ines le potrà vedere da lassù….”