Un mazzo di rose gialle – di Carmela De Pilla

Erano bellissime, i petali vellutati e turgidi facevano pensare che fossero state raccolte di recente, poco profumate è vero, ma belle! Chi poteva averle mandato un mazzo di rose gialle?
Intravide il volto del corriere tra quel giallo pallido e incontrò i suoi occhi pieni di stupore come a voler dire “ Ma chi le manda un bouquet di rose gialle così enorme?”
Delia lo prese e ringraziò il ragazzo co un sorriso smagliante, non immaginava chi potesse essere il mittente, uno spasimante a lei sconosciuto o il fornaio che da anni la corteggiava senza alcun successo?
Un minuscolo biglietto spuntava tra il verde intenso delle foglie, lo prese e lo lesse muovendo appena le labbra “ Se puoi perdonami” così c’era scritto, il tratto frettoloso correva sul foglietto quasi a voler nascondere il vero sentimento che c’era dietro quella breve frase, mancava la firma, ma lei riconobbe quel tratto obliquo e un po’ grassottello, non poteva essere che lui!
Accarezzò le rose, erano così belle che le mettevano quasi soggezione, rilesse il biglietto e rivide quei momenti, il sangue incominciò a scorrere all’impazzata e indietreggiando si accasciò sulla poltrona posta nell’ingresso sotto il grande specchio.
Come tanti fotogrammi di un vecchio film rivide la scena, lui era lì a un palmo dal naso, con gli occhi fuori dalle orbite, il volto cianotico trasformato dalla rabbia e le mani che gesticolavano freneticamente.
Il motivo apparentemente banale nascondeva una gelosia taciuta da chissà quanto tempo, continuava a farfugliare parole senza senso, così pensava lei e invece il senso lo trovò tra quei suoni alterati e confusi – Hai preso tutto te!! Mi hai rubato tutto!! La simpatia di papà, la bellezza di mamma e a me cosa è rimasto? Briciole, solo briciole!-
Uscì dalla stanza col volto infuocato e il cuore straziato e Delia rimase stordita da quella gelosia così assurda.
-Vorrei perdonarti, ma non ci riesco caro Francesco, mi hai fatto troppo male e ti voglio troppo bene per lasciar scorrere e per dimenticare, ti penso ogni sera sai e non riesco a perderti perché il cordone che ci unisce non si è spezzato del tutto, forse un giorno ti perdonerò, ma non ora, non ancora- così pensava Delia mentre con un fil di voce sussurrava “ Ti voglio bene Francesco.”