La parola estratta a sorte da Patrizia: “interesse”

Mi interessa – di Patrizia Fusi

Tutto mi interessa, mi sta a cuore, mi appassiona.

Come questo nostro stare insieme e condividere piccole gioie.

Nella mostra “Donne a colori” che abbiamo visto tutti insieme mi è piaciuto il dipinto che apre la raccolta, dolce nei colori e nel movimento.

La Carla mi ha aiutata a farmi entrare nelle tecniche dei vari pittori e nei soggetti. Anche il suo quadro l’ho apprezzato di più dopo la sua spiegazione.

In quello di Tina i colori e il movimento delle forme mi affascinano.

Simone mi ha colpito per la perfezione dell’immagine e la dolcezza che trasmette.

Le donne sono dipinte in vari modi, con dolcezza, con sensualità, intriganti per lo sguardo o per le belle gambe accavallate, per un corpo nudo sdraiate con morbida sensualità.

Donne piegate dalla fatica e dall’età, immagini lontane di vita quotidiana.

C’è un volto angosciato come un muto richiamo d’aiuto.

Una donna piegata, che si copre il volto mentre il sangue scorre fra le dita, dramma della violenza su tante donne.

Una donna assorta nella lettura, dipinta con colori caldi.

Una donna nuda spoglia dei suoi capelli, come è spoglio quello che la circonda.

Una colomba con un ramoscello nel becco, sembra voler portare, un po’di pace e speranza, per la stanchezza e la solitudine vissute nella pandemia.

Volti contornati da rami e frutti, da macchie di colore, profili decisi, sguardo preoccupato della mamma e del suo piccolo, volti scuri.

Mi viene di pensare che chi ha questo dono di potersi esprimere con la pittura non dovrebbe mai sentirsi solo.

La parola estratta a sorte da Rossella: “ispirazione”

Ispirazione – di Rossella Gallori

foto di Rossella Gallori

Arriva all’improvviso, senza data, senza orario, senza momento giusto, a volte mi batte leggermente sulla spalla una mano di velluto glicine, spesso mi spinge verso l’acqua, con un gomito ossuto e violaceo, spesso mi scuote guardandomi strabica, con occhi bluastri….mi stupisce sempre, inietta parole, sentimenti e cazzate in un contenitore già affollato, a volte trova qualche piccolo rifugio nel cuore, ma ci sta stretta si confonde….mi confonde…un porpourri  di lacrime, risate, ricordi….

Non sempre lascia traccia di sé, quello che mi colpisce è il suo rispettarmi, abbandonarmi quando è il momento…quando il mio girotondo non gira per il verso giusto, quando mi innamoro di cose e di persone: un vecchio nano da giardino, un asciugamano sciupato, un uomo troppo grande, uno troppo piccolo, un passante, un clochard, un albero, un colore, un petto di pollo, una marca di pasta, un bimbo che non c’è, un fiore che non ha nome, l’ odore del caffè….la polvere del caffè…

Quando è più stanca ed incazzata, per il mio: non annotare, non scrivere riflettendo, non dare un ordine cronologico a fatti importanti….sbatte la porta, un rumore sordo, ma non  cattivo, un tonfo che fa nascere una piccola poesia, su di un tovagliolo, sul prendinota della Coop, sulla carta igienica (quella buona) a volte su una ricetta medica, annullandone la  validità….

Madame Ispirazione, non mi tradisce, giustifica il mio appallottolare, gettare, perdere, perché è nata con me, su quel lettone babboso, su quella 1100 grigia, in quel gioco di parole che era solo per noi, in quel dialogo vecchio come me, iniziato da quasi sempre, ed annaffiato, adesso da mani sapienti, non invadenti, non giudicanti…una volta iniziava così:

Dimmi una parola!

Fiume

Nastro

Ti ci leghi i capelli?

No ci faccio un pacchetto

Cosa c’ è dentro?

Un gattino, un gelatino sciolto, un quadernino blu

Blu scuro

Blu mare

……e non finiva più il nostro gioco…che continuo ora, per fortuna non sempre da sola…perché si sa Madame Ispirazione può esser anche letale…. Sento oggi le stesse parole da una voce diversa: VORREI FARE UN GIOCO….e questa volta scrivo…..