Tramonto in campagna e altri pensieri – di Vanna Bigazzi

Aver scannerizzato questo tramonto con la relativa analisi delle emozioni, mi ha fatto pensare come, nel vedere un tramonto, cosi` come nella vita, siamo soggetti a CONTINUITA` bio-psico-sociali che vanno oltre ogni disgregazione. Allo stesso modo il ripetersi di esperienze positive o negative non ci puo` distogliere da un SIGNIFICATO che abbia il potere di riavvolgere le nostre “pellicole di vita” dando loro un SENSO che e` quello propriamente nostro e che ci sostiene nel nostro percorso evolutivo, determinando la nostra UNICITA`.
A nascondino con l’imbrunire
In campagna posso godere di bellissimi tramonti:
mi siedo sotto il melograno
e guardo la collina illuminata.
Decisi di appuntare sensazioni,
via via che la luce si spegneva.
Avevo un po` paura della notte che arrivava.
Il tramonto, in tutto il suo splendore,
mi provoco` euforia.
La sequenza appena successiva,
piu` sobria, meno accecante.
Poi un tenue velo azzurro,
raccolse il panorama, quei colori a mescolarsi…
Ed una suggestione di scoperta m’invase.
Il velo, a poco a poco, si scuriva,
il presagio di fine mi assali`.
Solo dopo, mi accorsi che la fine mi nutriva,
l’apparire delle prime stelle immaginai.
Avvolta nel mistero mi cullai, non vista e non sentita
ma viva, incuriosita e po` felice mi sentii.
