Collage per confortarsi: Simone

CONFORTO (collage) – di Simone Bellini

Sarà che piove da Luglio,

 sarà che il mondo esplode in pianto,

 sarà che non esco da mesi,

che sono stanca,

che ho finito i sorrisi soltanto. (C. Consoli- T Ferro )

Per questo caro amico ti scrivo

 così mi distraggo un po’

 e siccome sei molto lontano

più forte ti scriverò.

Si esce poco la sera ,

 compreso quando è festa

 e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra. ( L. Dalla )

Ovunque sarai,

ovunque sarò

in ogni gesto io ti cercherò.

 Se non ci sarai,

io lo capirò

 e nel silenzio io ti ascolterò.

 Dove ogni anima ha un colore

e ogni lacrima ha il tuo nome,

 se tornerai qui,

se mai,

lo sai che io ti aspetterò, (Irama )

Riflessione di Vanna Bigazzi su: Il conforto della notte

Il conforto della notte

Bella questa danza fra le parole della canzone ed il tuo soliloquio, integrati in un naturalissimo “continuum” fra le parole della canzone e il sogno, anzi una frammentazione di piccoli sogni, chiari, limpidi, allineati come minuscoli film: pezzi di vita “uno per notte”.

“Allora apparvero i volti amati,

a strusciarsi di corporee infinita`:

ombre, visioni, immagini e forme

in quel luogo di mezzo,

dove il sogno in realta` si trasfigura”.

Vicende vissute cui e` stata stesa una pennellata di tenui pastelli, la pennellata del tempo che sfuma ogni imperfezione: sana difesa della mente nella sua potenza di alleggerire e trasformare. Il ritorno alla realta` e` quasi scomodo:

“Tempo rammenti alla notte danzante

la speranza dell’alba:

il tepore della luce scioglie un buio fioco…

passano giorni, primavere e inverni…”.

Nessuna rottura fra sogno e realta`. Il tempo che sintetizza e trasforma “in musica di cui non saper scrivere le note…”.

La realta` diviene Archetipo: IL BAMBINO, non importa se figlio o nipote, non importa se maschio o femmina anche se rivela  un’identificazione con la tua femminilita`, in quanto “sesso frontale”, che non volta le spalle. Altro Archetipo: LA CASA, una casa pero` con le porte sempre aperte e questa sei tu, cara Cecilia, animo generoso… Poi l’interruzione ma con avviso, da quel momento non si puo` piu` rientrare anche se una voce amica interiore, ti dice “scrivi…” solo cosi` puoi ricongiungere sogno e realta`: la scrittura come “luogo di mezzo”. In questa dimensione non si puo` rinnegare il passato, regna armonia e tutto e` contenuto misteriosamente nella grande brocca dell’accoglienza che ti individua e contraddistingue.