La punta dei ferri da calza: Simone

CALDO LANA – di Simone Bellini

Magico lo sferruzzare su quei fili di calda lana per comporre un’armonia di nodi. Gesti ritmici, ripetitivi, mani danzanti intorno ai ferri che scorrevano veloci nell’attenta concentrazione assorta nel contare il giusto numero delle maglie, dando vita ad un bellissimo golf a chicco di riso doppio.

Erano i primi anni di matrimonio dove l’amore confluiva in tutte le piccole cose.

Ore e ore per creare un caldo capolavoro. Ora che era finito non rimaneva che provarlo.

Ma tutto l’orgoglio svanì nel constatare che il girovita non tornava bene.

Era un bel golf, se non fosse per quella imperfezione che vanificava la straordinaria lavorazione.

La delusione le si leggeva sul viso.

Per me è stato ( e lo è ancora ) il golf preferito per scaldarmi quando in casa è più freddo che fuori. Adesso, dopo quaranta anni, è un po’ sfilacciato, consunto, bruciacchiato su di una manica, ma non lo cambierei mai, ci sono troppo affezionato !

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

7 pensieri riguardo “La punta dei ferri da calza: Simone”

  1. Un amore rimasto ” caldo” per tanto tempo…40 inverni l’ han consumato, mai distrutto….un golf che è una dichiarazione…..

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  2. Qualcosa di imperfetto per mostrare tutta la bellezza dell’amore!
    Qualcosa che supera ogni “freddo” con il suo calore senza tempo

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  3. Calore che viene dalla lana e dall’amore che è stata molla per confezionare qiel maglione…se non torna perfetto va bene lo stesso il calore lo hai sentito eccome e lo hai fatto sentire anche a noi.

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