Il gomitolo – di Cecilia Trinci
Vorrei riavvolgere in un gomitolo solo, sfilacciato dalle giunte e dai nodi, tutta quanta la vita che ho passato. Vanna dice che “bisogna studiare quello che accade nel tempo per capirlo”
Sarebbe un gomitolone goffo, un po’ di filo grosso e un po’ di filo fine, colori a chiazze, dal rosso al verde, passando per pozze grigie e a strisce bianche e blu. Vorrei avvolgere il filo e arrotolarlo, passando dai giorni verdi, con i bambini brutti e belli, i loro sorrisi aperti sui denti nuovi, i pantaloni corti sulle ginocchia rosse, gli “indiani” con le penne di pollo tra i capelli. Rivedrei quella frangia solita. F di frangia e di farfalle, di ferro e fuoco e di follie e falene, fossi e fantasmi.
Rivedrei la suora con gli occhiali, la stufa in classe senza caldo e la mia, in casa, rossa di fuoco nella cucina piena, mio nonno biondo con grandi mani tremule, mia nonna che canta mentre cuce.
Il filo corre e struscia sopra i nodi. Chissà se mi vorrei rivedere davvero tutta intera, se il filo potrebbe reggere a rivedere il dolore e la paura. Se avrei il coraggio di salutare ancora la mia mamma e di nuovo di lasciarla andare. Se avrei il coraggio di ritornare indietro.
Chissà di che colore è il filo di quando ho partorito una bambina bella. Un po’ per vivere e un po’ per dimenticare. Non ho pensato a nessuno in quel momento e a niente. Solo a lei e a me che vivevo.
Poi il filo si è sporcato, intrugliato, spezzato. Eppure lo annodo e lo annaspo nel gomitolone grosso come un sacco di iuta da caffè. E giro il filo che diventa blu.
Non sembrava di sentirsi stanchi quando la porta si chiudeva sul palcoscenico dei giorni, la sera, ogni sera, contro la luna piena. Il filo scorreva e diventava fucsia e giallo e argento e viola scuro….
Si fa quasi fatica ora ad annaspare il filo, a girarlo in una palla grezza. Son gli ultimi giri magari, chissà, e prima di finire il filo mi viene voglia di buttare il gomitolo giù, verso il fiume dove vanno a giocare i nipotini……..lanciarlo e lasciarlo rotolare e…. guardarlo correre ….per inseguirlo, sotto un cielo blu.