con Cecilia Trinci








Da La Storia Infinita di Michael Ende:
“I desideri non si possono evocare, né soffocare a piacimento. Essi nascono dalle profondità più remote del nostro animo, più nascosti di ogni altra intenzione, siano essi buoni o cattivi. E a nostra insaputa.”
“Si può essere perfettamente convinti di desiderare una cosa, magari per anni interi, fintanto si sa che il desiderio non è realizzabile. Ma nel momento stesso in cui, all’improvviso, ci si trova di fronte alla possibilità che esso si trasformi in realtà, allora non si ha più che un solo desiderio: non averlo desiderato mai,”
“FA’ CIO’ CHE VUOI: questo vuol dire che posso fare tutto ciò che mi pare? NO! Vuol dire che devi fare quel che è la tua vera volontà e nulla è più difficile.”

DESIDERARE è una parola senza anagrammi, unica, deriva dal concetto di “stelle” (sidera, latino), alla lettera significa interrogare le stelle.
Il desiderio è qualcosa di legato alla volontà di fare, ma anche al sogno ineffabile, è una guida e uno stimolo a proseguire. Distinto da obiettivo, è legato alla parte più segreta di noi. Spesso il percorso che facciamo per realizzare un desiderio è più affascinante della sua realizzazione.
Bello rileggere queste parole..Grazie.
un mezzo per rifletterci ancora sopra.
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