Fontana

Acqua e non solo – di Rossella Gallori

Per le sue gambette, la salita non era cosa da poco, per i suoi piedini, poi, quasi un piccolo inferno, d’altronde le Superga blu erano poco sue, un  po’ strettine, un po’ ereditate.

La mano grande che la tirava, anzi la strattonava, non era quella che avrebbe voluto…era quella che c’ era, che passava il convento, la vita… ma la meta era importante, ambita…varcò il cancello con le guance arrossate, ma gli occhi ben “spippolati”, suo fratello la lasciò lì e lei non si voltò nemmeno per salutarlo. La fontana l’aspettava, sapeva di essere cresciuta, anche troppo in fretta, lo dicevano le amiche della mamma: come è alta questa bimba……

Quindi, lo aveva deciso: sarebbe arrivata a bere da sola.

La chiamava Giorgia, quella vecchia fonte, dava un nome a tutte le cose, quella strana bambina, raramente alle persone, solo alle cose…

…e Giorgia era lì, bronzea ed austera e stranamente sola, nessun moccioso che riempiva la pistola ad acqua e nessuna bimba che, precisina si lavava il visuccio.

Un piccolo sforzo ed arrivò  alla magica “pigna” consumata da mille manine, l’acqua non si fece pregare, schizzò da tutte le parti, per tutti i versi, da ogni lato, rimbalzando disordinata, sul secchio arrugginito che stava là sotto… Arturo ( il secchio) era colmo, non calmo e  traballò rovesciando il suo  contenuto  formando un piccolo fiume, che in pochi minuti raggiunse il tempietto, facendo la doccia a grassi pesci rossi ed irritando il vecchio cigno, che indispettito voltò il culo, in segno di protesta.

Bello lo Stibbert, bella la sua fontana, bello il suo silenzio, le sue foglie, le sue grandi braccia, la sua protezione, bella nonostante tutto, l’ infanzia….

Tolse le scarpe, mezze e sbiadite, e corse sui sassi bagnati..

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Fontana”

  1. Incredibile Rossella! Anche da uno spunto così semplice, quasi banale come l’apertura maldestra di un rubinetto riesci con la tua impareggiabile fantasia descrittiva a tratteggiare, come utilizzando efficaci colpi di pennello, un’emozione, un’esperienza, una conquista, un sogno, insomma tutto un mondo vissuto da ognuno di noi nella nostra lontana infanzia…

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