Cespugli di ogni verde

rural-2813834_960_720

Ispirato a: “PERDERSI TRA I CESPUGLI DI OGNI VERDE MENTRE I PENSIERI VAGANO SERENI”   – di Sandra Conticini

Il verde di questi cespugli e questo prato mi danno tanta tranquillità e pace….il suo verde intenso, dopo la pioggia degli ultimi giorni, mi trattiene. Qui riesco a rilassarmi ed i pensieri che mi si affacciano si modificano e diventano positivi….E’ dove andavo da bambina pieno di ricordi, di risa, di giochi e di amicizie…. Il prato della spensieratezza e della felicità!!!!!

Pezzi di lana contro la violenza

ricamini

Ma….sono solo pezzi di lana? – di Rossella Gallori

VILLA FRANCA (VERONA) …..un tappeto di lana  contro la violenza sulle donne….

…..Un patchwork dai mille colori….appare al mio cuore prima che ai miei occhi.

Si , perché le donne colorano i sogni.

Lane grosse, sottili, pregiate, economiche, uncinetti magici.

Si perché noi siamo magiche, sempre, comunque.

È un po’ tappeto ed un po’ cielo questo immenso telo di lana.

Si perché siamo pronte, a scaldare, a proteggere, coperte per ogni stagione.

Il rosso dei nostri rossetti attaccato al blu dei nostri sogni, un bianco di bucato rincorre un verde senza età, il grigio di certi giorni che trova pace abbracciando un viola che non è lutto, il  nocciola di certi occhi miopi agli  anni che passano, si appoggia ad un verde che è speranza, un glicine che non è un fiore sposa un tabacco che non è fumo……

Una piazza, una piccola città, un segno di pace, in un mondo in guerra.

Ma siamo sicure che siano solo pezzi di lana?

La luna mi portò

moon-2762111_960_720

Ispirato a: “La luna mi portò per i suoi cammini” – Nadia Peruzzi

Era una notte di luna grande, il cielo ne era invaso. Non ne avevo mai vista una così.  Luminosa quasi come un sole, prendeva lei tutta la scena. Non c’era spazio per il baluginìo delle stelle, il buio era rotto da mille riflessi .

Nell’acqua, soprattutto, era quasi una strada che dalla linea dell’orizzonte arrivava fino alla riva del mare.

La notte era calma e di voglia di dormire neanche a parlarne.

C’era come un richiamo ad uscire che rompeva ogni possibile resistenza e che mi costrinse in breve sul sentiero che portava ripido verso la spiaggia sottostante.

L’acqua si era ritirata ormai da diverse ore e stava preparandosi al ritorno in quell’eterno e immutabile andirivieni che la luna regola dalla notte dei tempi per arrivare a stupire anche noi.

Camminando verso la riva la tranquillità della notte era disturbata solo dal fruscio di una lieve brezza, balsamica, corroborante e densa di aromi .

I raggi della luna, unica guida in quel sentiero, quasi fili argentati, puntavano dritti verso la baia dove l’acqua stava tornando prepotente a farsi notare, goccia dopo goccia, rivolo dopo rivolo.

Tutto contribuì a farne una notte magica per stupore e meraviglia.

E noi lì a sentirci  come Lillipuziani, piccoli piccoli  e fragili, del tutto sopraffatti da quella immensa bellezza capace di accendere in noi non solo gioia, ma anche  più di un filo di  inquietudine.