
Ti ricordi? È stato complicato ma ce l’abbiamo fatta. Sembrava la nostra nuova vita. Io andavo in bicicletta e tu facevi il tragitto in auto. Lungo la strada per il mare si sentiva l’eco del disastro di qualche giorno prima nel rombo dei cavalloni e nel sibilo del vento. Ma il sole splendeva nell’aria tersa e frizzante. Io mi sentivo euforica. Una nuova vita. Mi andava bene anche così. Pensiero positivo sebbene nell’abbaiare nervoso dei cani si sarebbe potuto avvertire un presentimento.
La burrasca aveva fatto mille danni e sulla spiaggia erano ammassati cumuli di canne, tronchi, rami. Un disastro. Ma era passata. Ci si faceva strada a stento. Ma tutto brillava.
Siamo rimasti seduti nel sole a scrivere poesie. Una delle tue è rimasta incompleta. Ho perduto la brutta.
Forse siamo rimasti lì.