Urlo feroce – di Roberta Morandi

Ancora una rosa fiorisce per te a novembre,
profumo e colori sono ancora racchiusi nella forma,
sullo sfondo tu: lo sguardo fisso sul mio viso,
una smorfia , un pensiero, o forse il nulla.
Le mani contratte ad abbracciare un cuscino,
ombra di un affetto sfumato nel tempo.
Le parole che dico sono lontane, suoni senza profilo
A cui neppure sorridi più.
Accarezzo il tuo corpo rigido e duro
che non ricorda come aprirsi e accogliere
ma prosegue il cammino anche help senza la mente.
Ti guardo e vorrei non vederti così.
Basta. Il mio urlo feroce, ora è tempo di lasciarci andare…
Mi manchi già…